Capannelle. L'irlandese Laganore domina nel GP Lydia Tesio
ROMA. Il primo dei grandi appuntamenti autunnali del galoppo capitolino è andato in scena in questa suggestiva ultima domenica di ottobre con un pubblico di oltre 4000 spettatori. Perno della riunione il Premio Lydia Tesio, attualmente unica corsa nel panorama nazionale a potersi fregiare del massimo grado, riservata alle femmine di tre anni ed oltre sul doppio chilometro della pista grande.
L'affondo imparabile della irlandese Laganore (Fastnet Rock) ha illuminato il plumbeo pomeriggio romano, andando a migliorare il terzo posto rimediato nel concitato finale dello scorso anno. L'allieva di Tony Martin, perfettamente interpretata da Colin Keane, non perdeva d'occhio le mosse della tedesca A Raving Beauty, la sopravanzava di slancio nel tratto conclusivo per concludere agevolmente davanti alla stessa e alla giramondo inglese Absolute Blast; il quarto posto premiava Candy Store, prima delle italiane.
Nel Premio Ribot, nel ricordo di Loreto Luciani, vittoria a parziale sorpresa del portacolori Effevi, Time To Choose (Manduro), già vincitore del Presidente della Repubblica a maggio, geniale pennellata di Fabio Branca che in sella all'allievo dei Botti, seguiva le mosse dell'ospite francese Royal Julius, passato poco prima del paletto dei 200 finali, aggredendolo fino ad averne ragione a fil di palo. Al terzo chiudeva l'estremo outsider Aspettatemi, iniziale animatore della contesa, mentre Jalapeno completava il marcatore. Deludenti la femmina del team Godolphin, mai nel vivo della corsa e l'alfiere della Incolix, Greg Pass, vincitore della scorsa edizione.
Nella prova di Gruppo 3 per i velocisti, in memoria di Carlo e Francesco Aloisi, la vittoria andava alla meno attesa dei due allievi di Fazio, My Lea (Dandy Man). La tre anni di Caracciolo restava coperta dietro ai primi fino al chilometro per poi scattare all'esterno dello schieramento e fulminare il ritrovato Zapel in modo più netto di quanto il minimo distacco ufficiale possa far supporre. Al terzo terminava la coraggiosa Imperial Tango mentre deludevano i titolati Plusquemavie e Trust You, completamente a disagio l'altra tre anni targata Godolphin, Wild Bud.