Calano le corse, no della Rappresentanza Ippica
LA RAPPRESENTANZA Unitaria dell'Ippica comunica: " Mercoledì si è' svolto il previsto incontro tra i dirigenti del Mipaaf settore ippica e questa rappresentanza Unitaria.Durante l'incontro ci è stata illustrata la necessità, prevista dal Decreto interministeriale del 31 gennaio, peraltro impugnato al TAR da tutte le associazioni di categoria, di procedere alla riduzione di 231 giornate di corse nel Calendario del corrente anno.
Ci è' anche stato comunicato che già al 30 Aprile circa 75 giornate sono state ridotte a causa della chiusura di alcuni Ippodromi.
Ci è' quindi stata prospettata l'ipotesi di procedere ancora su questa linea distribuendo il 50% delle giornate previste in tali ippodromi negli altri ippodromi di Area geografica.
La Rappresentanza Unitaria, non condividendo assolutamente il taglio di giornate previsto nel sopra citato Decreto (impugnato e del quale si sollecita il superamento con un nuovo decreto come da impegno assunto dal Ministro Catania )
ha preso atto della proposta presentata ma ne ha chiesto l'adozione solo per il bimestre maggio-giugno in attesa ed augurandosi che gli ippodromi chiusi riprendano l'attività presto e poter quindi, rivalutare nel suo complesso, anche dopo gli esiti giudiziari e politici, il calendario 2013.
I dirigenti Mipaaf settore Ippica presenteranno al Direttore dr. Vaccari i risultati dell'incontro e quanto prima, se accolta la proposta, ci verrà trasmesso il calendario di maggio e giugno per una definitiva valutazione.
Durante l'incontro ci è' stato anche comunicato che gli Uffici stanno procedendo per la liquidazione dei premi e delle spettanze ippodromi di Gennaio e che i mandati dei premi non soggetti ad IVA sono stati mandati all'UCB (2500 mandati).
La Rappresentanza unitaria resta quindi in attesa del prossimo incontro e della annunciata formalizzazione di un rapporto stabile di collaborazione ( co - gestione) con il Ministero.
Moltissimi ed urgenti sono i problemi che abbiamo di fronte e noi siamo pronti a fare la nostra parte".