Arriva in Italia il diario di viaggio di Tschiffely
Dopo la prima tappa al Centro L’Auriga, che ha ospitato le riflessioni dell’etologo Enrico Alleva sul benessere e sulla “vita da cavalli” raccontata nel volume omonimo di Maria Franchini, il 15 aprile tocca a un importante testo da tempo noto all’estero ma solo di recente tradotto in Italia. Si tratta di Tschiffely’s Ride, il diario di viaggio di Aimé Félix Tschiffely, che nel 1925 attraversò a cavallo il continente americano, partendo dall’Argentina e arrivando a Washington, accolto dal presidente Usa Coolidge. Con lui, Mancha e Gato, due criolllos argentini discendenti dai cavalli lasciati dai conquistadores spagnoli.
Nelle intenzioni di Tschiffely, storico dilettante e cavaliere appassionato ma senza pretese, il viaggio aveva l’intento di dimostrare che il cavallo criollo è il più resistente al mondo. Oggi le avventure in quelle pagine ci raccontano un percorso personale, storico e antropologico, in una America “a cavallo” tra la rivoluzione messicana e le prime prepotenti automobili texane.
Don Chisciotte del XX secolo, il timido Tschiffely e i suoi due ronzinanti fanno ora tappa, con i Cavalli da Leggere, al circolo ippico Piccolo Ranch di Ostia Antica.
A illustrare il libro, Rodolfo Lorenzini, appassionato conoscitore e divulgatore di culturaequestre: presidente Società Italiana del Cavallo e dell'Ambiente, che ha individuato, riscoperto e messo in rete oltre 5400 Km. di ippovie e sentieri verdi, per recuperare la cultura del viaggio equestre, è anche autore e regista, nonché presidente dell’Unione Italiana Spettacoli Equestri.