2000 Ghinee. Sorpresissima di Night of Thunder (40/1)
NEWMARKET. Le 2000 Ghinee attendevano il nome di Kingman, il nuovo che potesse in qualche maniera emulare le impronte lasciate da Frankel. La suggestione dei colori di Juddmonte, la vittoria molto netta conquistata a Newbury nelle Greenham Stakes ed una striscia di tre successi consecutivi, che valeva al rappresentante del Principe Khalid Abdullah l’imbattibilità in carriera, sembravano poter materializzare il desiderio dei numerosi appassionati del turf, quando James Doyle chiedeva il massimo sforzo al figlio di Invincible Spirit nell’ultimo furlong.
Il sogno era però di breve durata e si dissolveva improvvisamente quando dal nulla esplodeva la cattivera agonistica di Night Of Thunder, (40 contro 1 al betting) un erede di Dubawi interpretato da Kieren Fallon, già surclassato dallo stesso Kingman nella gara di Newbury, che con un finale pazzesco, pur spargendo le proprie risorse per tutta l’ampiezza della pista, gettandosi senza preavviso sulla parte esterna del tracciato, spegneva contemporaneamente le velleità dell’allievo di John Gosden e quelle dell’irlandese di Ballydoyle Australia. Un successo che Richard Hannon Jr, alla sua prima vittoria classica in carriera, dopo aver preso le redini delle scuderie di Wilts al posto del padre, commentava così: “Con tutta onestà ho sempre pensato molto bene su di esso.
Nelle Greenham era stato dispersivo, tirava molto e non riuscì mai a correre una gara sincera. Oggi ha mostrato tutto il suo bagaglio, pur palesando uno scarto finale verso l’esterno.” Per Kingman non si tratta ovviamente di una bocciatura, il suo futuro è in sicuro divenire così come quello di Australia, un prospetto quest’ultimo di cavallo molto interessante, soprattutto in proiezione derby vista la sua origine, che alla fine correva una grande gara, come dichiarava il suo allenatore Aidan O’Brien nel dopo corsa.
Nello splendido pomeriggio di Newmarket, Sole Power si concedeva il lusso di replicare la rotonda vittoria conquistata lo scorso anno nelle Palace House Stakes di gruppo 3, prova riservata ai velocisti sul chilometro. L’irlandese allenato da Edward Lynam reduce dalla parentesi dubaiana del Meydan, faceva valere il suo miglior peso specifico in termini qualitativi, rendendosi protagonista di una frazione finale davvero importante. Ryan Moore gestiva con successo il figlio di Killachy agendo dalla seconda linea. Nell’ultimo furlong pur dovendo aggirare il muro rappresentato da Hot Streak, Justineo e Stepper Point, convergeva in maniera assai prolifica all’interno dei rivali, piazzando la stoccata vincente ai danni di Kingsgate Native, finito con buon piglio al largo dello schieramento.
La partenza al rallentatore di Pearl Secret (contro favorito al betting) ed un’esuberanza iniziale alquanto evidente, erano letali al rappresentante della Qatar Racing Limited, soltanto ottavo sul traguardo. Trading Leather, il caldo favorito del Jockey Club sponsor by Qatar Bloodstock, non è andato oltre il terzo posto al termine di una gara nella quale non è mai riuscito ad entrarvi senza rappresentare un fattore. L’allievo di Jim Bolger, assente dalle competizioni dallo scorso settembre, ha dovuto lavorare alacremente per raggiungere il podio. Per il figlio di Teofilo si tratta comunque di uno step importante in vista dei prossimim impegni classici. La vittoria è andata a Gospel Choir per i colori della Cheveley Park, training di Sir Michael Stoute. Un ottimo ‘Galileo’ che nelle mani dello scatenato Ryan Moore, ha saputo disporre molto chiaramente del cresciuto Pether’s Moon, presentandosi bene all’appoggio negli ultimi 300 metri.