Una sontuosa Akela Pal Ferm porta il Palio al Comune di Montegiorgio
MONTEGIORGIO. Il Palio dei Comuni va a Montegiorgio grazie a Akela Pal Ferm, la splendida saura di 7 anni interpretata da Antonio Di Nardo (ispiratissimo nel pomeriggio del San Paolo con un poker di vittorie). L'allieva di Gennaro Casillo che aveva vinto la batteria in controllo si prende la scena in finale con una performance sopra le righe: Bonnevile Gifont le aveva sottratto la leadership iniziale e il driver campano aveva giustamente ripiegato in corda per poi giocarsi il jolly al passaggio davanti alle tribune, quando si era presentato ai fianchi della leader per assumere l'iniziativa.
Il chilometro era passato sotto l'11 e poco dopo ADN in sulky premeva sull'acceleratore per un allungo deciso. L'immagine era spettacolare, la bionda allenata a Monsummano, a due passi da Montecatini, che criniera al vento sulla piegata finale se ne stava andando. La sua superiorità scritta a chiare lettere con una sinfonia di zoccoli sulla pista da corsa. Un altro 13.9 era il dato numerico di quel 'vuoto' fatto tra sè e il resto del mondo tra i quali in retta si sarebbe fatto vedere il francese Eclait De Gloire, piacevole rivelazione della kermesse marchigiana, secondo sul traguardo della finale dopo aver esibito il rush vincente nella sua batteria.
La dirittura d'arrivo (quarto finale in 29 e media al chilometro di 1.11.3) è stata una passerella per la saura capace in questo 2023 di centrare il prestigioso doppio di gruppo 1 Campionato Europeo di Cesena/Palio dei Comuni, nono gran premio in carriera e quinto successo consecutivo per questa portacolori di un appassionato gentleman siciliano, Caruso. "E' andata più forte in finale che in batteria - ha commentato Antonio Di Nardo -, lei è come il vino, con il passare del tempo migliora". Akela splende nel suo mantello sauro listato di bianco sulla faccia. E' un'indigena di grande qualità e se è giunta a questo livello d'eccellenza gran merito è di un signor allenatore come Gennaro Casillo, che è il preparatore della vincitrice del Palio nel centro di allenamento di Monsummano. Qui è arrivata nel 2020, da quel giorno con lei è stato affrontato un percorso per portarla ad alto livello.
Lo spiega bene il suo preparatore: "Quando e' arrivata in scuderia avevo notato nei primi allenamenti che aveva una punta di velocità ma anche per il fisico non appariscente faticava a tenerla. A quel punto con il mio team abbiamo deciso di insistere su due aspetti: lavorarla sul fondo e potenziarne il fisico. L'abbiamo allenata sul sabbione e abbiamo visto che reggeva bene il lavoro, dopo 8 rette sembrava che fosse soltanto all'inizio. Con il passaggio d'età si è completata nel fisico, mettendo su massa muscolare, con gli allenamenti e anche degli integratori. L'abbiamo rispettata tanto, ha corso poco, all'inizio faceva i centralini, qualcuno lo vinceva, a volte perdeva".
Nelle ultime tre stagioni una continua serie di vittorie, anche correndo in schemi diversi e in contesti sempre piu' impegnativi come quello di livello internazionale del Palio dei Comuni a Montegiorgio e del Campionato Europeo. La cavalla si è migliorata sempre di piu'. Manuele Casillo, figlio di Gennaro, ogni mattina segue l'allenamento della campionessa del trotto. Con un certo orgoglio ci dice: "Quando ci sali sopra ti accorgi subito che è una cavalla differente, è una cavalla che sente la competizione, in corsa vuol passare sempre il cavallo al suo fianco, sempre attaccata all'imboccatura, dà tutto sia in corsa che in allenamento. Al termine delle rette che fa sul sabbione non vorrebbe tornare in scuderia, una cavalla professionale, fantastica".
Akela è lì vicina, statuaria, ad orecchie dritte in quel mantello dorato bagnato di bianco sul muso, che sembra ascoltare.