Trotto, le Categorie scrivono al ministro Zaia
LE CATEGORIE DEL TROTTO (Upt, Fipt, Unagt, Anagt e Apigt) hanno inviato al ministro dell'agricoltura Luca Zaia e all'Unione Nazionale Incremento Razze Equine la seguente lettera: "Proprietari, allenatori e guidatori del trotto, trascorsi mesi dal Protocollo di Intesa siglato, in data 12.10.2007, da Guido Melzi d’Eril e dagli ultimi incoraggianti incontri con il CdA Unire in merito ad alcuni punti considerati nodali per il rilancio del settore, debbono constatare, ancora una volta, di trovarsi di fronte ad un immobilismo incompatibile con le problematiche di un settore in grave crisi. Come sempre alla parole non seguono i fatti.
"Le categorie in questi mesi hanno dimostrato comprensione e capacità di sopportazione. Nella speranza che finalmente venisse attuata la riforma della disciplina sportiva e del regolamento antidoping e che si ponesse rimedio ai sistematici ritardi nel pagamento dei premi e alla cronica disfunzionalità di un’Unire dove nessuno risponde, nessuno sa, nessuno si preoccupa degli operatori, con mega direttori generali che hanno mega stipendi e che non sanno cosa sia una corsa di cavalli. Preoccupati solo di rispondere ai propri referenti politici
"Persone che debbono rimboccarsi le maniche, imparare a fare il proprio lavoro e lasciare a casa l’arroganza. Sembra che vivano su Marte.
Urgono immediati interventi, in particolare non è più ammissibile procrastinare:
1.Il pagamento dei premi a carico dell’Unire entro il 30° giorno del mese successivo al conseguimento della vincita. L’attuale ritardo (debbono ancora essere liquidati i premi di febbraio) è inaccettabile e sta mettendo in ginocchio molti operatori.
2. L’istituzione di un tavolo per il doping, continuamente rimandato per cavilli tecnici. In particolare si manifesta la necessità indilazionabile di una nuova disciplina: a) sulla riforma del Regolamento antidoping b) sul sistema di prelievo e i relativi obblighi delle società di corse atti a garantire l’affrancamento di inquinamenti ambientali; c) sul sistema di conservazione e trasporto che assicuri sia l’anonimato sia l’inalterabilità dei campioni. Inoltre, non c’è ancora traccia delle analisi del bicarbonato pre-corsa, che dovevano entrare in funzione dal 1° gennaio.
3.I problemi cronici delle Aree tecniche dell’Ente, incapaci di formulare qualsiasi proposta tecnica relativa al controllo della sicurezza e regolarità delle corse. In molti ippodromi il controllo delle aree riservate e dei recinti di isolamento, dove tutti accedono e possono accedere, è un optional.
4.Il trattamento preferenziale nei confronti delle società di corse che continuano ad avere assicurati gli ingenti corrispettivi garantiti da convenzioni giudicate irregolari dai Tribunali amministrativi. Senza che a questi corrisponda un’adeguata funzionalità nell’applicazione dei regolamenti e nella manutenzione degli impianti. Continuano a pretendere di vivere in assistenza, rifiutando l’applicazione di ogni criterio meritocratico di classificazione e remunerazione.
Se quanto sopra non troverà attuazione in tempi brevi le sottoscritte associazioni saranno costrette, loro malgrado, ad assumere le iniziative di protesta ritenute più idonee per salvaguardare il proprio diritto alla sopravvivenza".