St.Leger a Doncaster. O'Brien un anno dopo
La splendida giornata di Doncaster ha visto protagonista Aidan O'Brien. L'allenatore di Wexford è andato a riprendersi ciò che aveva lasciato sul campo la scorsa edizione del St Leger, quando Camelot si vide 'scippare' dall'outsider Encke, un successo che avrebbe consegnato a Coolmore la triplice corona inglese. La perfomance di Leading Light è stata di primo livello, un'esibizione che ha confermato tutta la bontà di quanto potuto apprezzare ad Ascot in occasione del successo conquistato nelle Queen's Vase. Per i figlio di Montjeu si tratta della quinta affermazione in carriera nelle sei gare fin qui disputate, una crescita esponenziale sotto la regia attenta di Joseph O'Brien, impeccabile nella gestione energetica del tre anni, che sul passo ha scardinato qualsiasi velleità da parte dei suoi avversari, costruendosi la gara flottando sulle spalle del pacemaker Cape O'Rushes, pronto a mettere in campo il suo inesauribile bagaglio di stamina, nonostante un ritmo non propriamente idoneo alle sue caratteristiche.
Nulla da fare per la femmina Talent, la vincitrice delle Oaks che Ralph Beckett aveva giustamente annunciato in ordine, vittima di un lieve danneggiamento negli ultimi due furlong, e Galileo Rock, che al cospetto di un fondo poco malleabile è riuscito a correre una prova a caratteri maiuscoli. Quarto terminava Libertarian avanti all'altro di O'Brien Foundry, mai un fattore l'atteso Execess Knowledge. Nella giornata da segnalare la bella affermazione per una probante escalation del giovane Outstrip, interessante castrone appatenente a Godolphin, che nelle Champagne Stakes, precedeva il co-favorito The Great Gasby. Ancora i colori irlandesi a segno nelle Olbg Park Stakes grazie a Viztoria, in sella Wayne Lordan, che all'epilogo precedeva Lockwood e l'atteso Gregorian, confermando la propria vena sul fondo tenero.