Prussia, l'ultima Ferrari del trotto italiano
In Finlandia ci si è accorti di lei, della sua classe, del suo tamburo possente, del suo coraggio, della sua grinta che l’avrebbero spinta lontano. Corse da paura, numeri di partenza assurdi, e Prussia, invece, sempre generosa, sempre attaccata ai primi, spesso col vento in faccia perché di star sotto non le è mai piaciuto. Così il digiuno si allungava, sembrava un destino stregato, ma anche gli applausi scroscianti si facevano sentire al suo indirizzo dopo quelle forsennate rincorse, quegli attacchi prolungati e rabbiosi in seconda e terza ruota.
Pietro Gubellini era certo di avere qualcosa di prezioso in mano, una cavalla forte, pronta a tutto, e di cosa sia stata capace domenica Prussia lo si è visto a Napoli, nel Nazioni migrato al sud, lontano dalla atmosfere umide di San Siro, contro un Napoleon Bar che tutti dicevano imbattibile e che la nuova regina del trotto italiano ha invece demolito con una spietata offensiva. Prussia aveva combinato poco con molti interrogativi ad accompagnare le sue fatiche a Stoccolma, Mikkoli e Kouvala, pur dopo la vittoria esaltante nel Prix d’Etain Royal. Il momento non pareva propizio anche se la qualità era lì sotto pelle a far capire che prima o poi sarebbe esplosa infilando le sue perle con sistematica puntualità.
Dopo il Turilli è arrivato dunque il Nazioni, il suo capolavoro più riuscito e ammirato, di potenza, di incisività, di accanimento, lei contro Napoleon Bar, che sul doppio chilometro ha bisogno di rifiatare, di tirarsi su ogni tanto e raccogliere le proprie energie. Cosa che Prussia gli ha impedito, marcandolo stretto, tenendolo sotto tiro fin dal primo passaggio quando si è capito che il gruppo 1 di Agnano sarebbe stato una questione tra loro due con gli altri a sperare che quel duello insistito finisse per travolgerli. Ma Prussia è una sfrontata, non cede di un passo, macina metri su metri senza curarsi dello stress che quel braccio di ferro con Napoleon Bar le procura. Fino all’ultima curva, fino all’ultimo strappo dove il campione di Bellei ne ha abbastanza, e allora è tutto un tripudio che accompagna la star di Gubellini verso la gloria al record di 1.11.8 che spazza via anche Beanie M.M capace tre anni fa di un ciocco fragoroso battendo Leben Rl e Noras Bean.
Il prossimo appuntamento è a Roma per il Galà del Trotto, poi il meeting d’hiver a Parigi, ma non l’Amerique che Prussia ha in agenda nel 2016.