Piazza di Siena, capolavoro di Eric Lamaze
SEMBRA proprio vero che vincere il Piccolo Gran Premio a Piazza di Siena costituisca un'eccellente ipoteca per portarsi poi a casa il Gran Premio Roma, massima prova individuale del concorso ippico romano. Lo aveva fatto un anno fa l'americano McLain Ward, lo ha rifatto quest'anno Eric Lamaze. Il fuoriclasse canadese, che già aveva dato un saggio di alta scuola appunto nel Picolo Gran Premio, stavolta ha fatto di più e di meglio: campione olimpionico in carica, in sella a Hickstead ("straordinario, unico, non è un cavallo, è una macchina da salto e da velocità") ha dimostrato che nel salto ostacoli può esistere il binomio perfetto.
Dodici dei 47 cavalieri sono stati ammessi al secondo percorso (ridotto a otto ostacoli). Lamaze, che in partenza era in leggero svantaggio rispetto al britannico Michael Whitaker, è stato talmente preciso e veloce da concludere con due secondi in meno sull'olandese Dubbeldam su BMC Van Grunsven Simon, che nel frattempo aveva preso il comando della classifica provvisoria. Restava dunque Michael Whitaker con Gig Amai. Con un crono come quello di Lamaze, Michael Whitaker, ultimo a scendere in campo, non poteva che tentare l'impossibile: forse ci sarebbe riuscito se non avesse commesso un errore a una "girata", come ha poi dichiarato. "E' stato un week-end poco fortunato" ha concluso, alludendo alla clamorosa sconfitta del Manchester United, di cui è tifosissimo, ad opera del Barcellona nel calcio.
Un solo rappresentante per l'Italia in una finale che è stato un autentico raduno di assi dell'equitazione (tra loro, il francese Michel Robert classe '48, che in campo ha ricevuto le congratulazioni di Piero D'Inzeo). Giulia Martinengo su Chiclana è stata ammessa con quattro penalità al percorso base e poi è andata maluccio: dodicesimo e ultimo posto con 12 penalità. "Sono più che contenta per aver partecipato, quest'anno a Piazza di Siena ho avuto grandi soddisfazioni". Parole sante, perchè è stata lei a firmare una delle vittorie azzurre nei quattro giorni di gare.
Ad applaudire Lamaze e il suo Hickstead c'erano il ministro dell'Agricoltura Francesco Saverio Romano e il sindaco di Roma Giani Alemanno.