Piano industriale, voltiamo pagina e diamoci da fare
Caro Direttore, il Presidente di Sistema Gioco Italia Massimo Passamonti ci ha ricordato che tra le tante riforme da fare c'è anche la riforma delle scommesse ippiche, abbandonate da anni e sulle quali ci auguriamo che l'Agenzia delle Dogane metta finalmente mano insieme ai Concessionari dei Giochi che ne sono i massimi esperti.
Il sottosegretario Baretta ci ha ricordato che le scommesse sono " l'esito" del Palinsesto e quindi il risultato delle "corse" e che a noi " filiera ippica" spetta il compito di lavorare per migliorare il " Prodotto” " e riuscire ad offrire al nostro pubblico corse belle, affidabili e ricche di appeal in ippodromi accoglienti che devono tornare ad essere frequentati da tanti appassionati : giovani, anziani e famiglie.
Ci ha anche ricordato che In questo direzione dovrà molto lavorare la costituenda Lega Ippica, il soggetto no profit che nascerà in applicazione di quanto previsto dall'art 14 della delega fiscale e che dovrà dimostrare con i fatti che l'ippica è una grande attività sportiva, ricca di storia, cultura, attrattivita', lavoro, passione e che si svolge in grandi teatri ( gli ippodromi ) dove poter assistere ad una bellissima competizione sportiva.
Questo è in estrema sintesi il Piano Industriale sul quale dovremo lavorare per rilanciare la nostra ippica; un Piano Industriale tutto da costruire al quale ogni componente della FILIERA : allevatori, proprietari ,professionisti ed ippodromi , con le proprie associazioni rappresentative , dovrà dare il migliore contributo tecnico, con professionalità competenza ed impegno.
Un'epoca è finita, sia dal punto di vista economico: le cifre che gestiva l'Unire solo dieci anni fa sono ormai impensabili ed irraggiungibili. Ma anche dal punto di vista culturale dobbiamo fare davvero una grande " Rivoluzione" e questa è la grande " sfida" che dobbiamo affrontare. Voltiamo pagina e rimbocchiamoci le maniche