Paura in Sardegna per la ''Febbre del Nilo''
IL COMITATO REGIONALE della Federazione Italiana Sport Equestri, a seguito della scoperta di un focolaio esteso nella provincia di Oristano, della WDN (West Nile Disease) un virus che colpisce sia gli animali e sia l’uomo, con due lettere indirizzate alla Regione Sardegna ed alla Provincia di Oristano, mette l’accento sulla gravità della situazione, sperando che questi Enti intervengano sollecitamente sia per garantire la massima sorveglianza e prevenzione ed eliminare il rischio del contagio e sia per intervenire aiutando gli allevatori ed i Centri Ippici, già colpiti.
Il presidente del Comitato Regionale, Maria Grazia Sechi, sottolinea come la zona colpita, conti più di quattromila equini distribuiti in circa milleseicento allevamenti. Dei numeri importanti per un settore già messo in ginocchio per la perdurante crisi economica e che deve subire anche questo evento straordinario che si sta propagando molto velocemente e che ha già fatto le prime due vittime, due cavalli a Mogoro ed a Nurachi.
La richiesta principale da parte della dirigenza del C. R. della Fise è che si faccia il possibile affinché venga riconosciuto lo stato di calamità naturale per il settore e che, di conseguenza, vengano attivate tutte le iniziative per sostenere il comparto equino e, possibilmente, istituire un fondo a sostegno degli allevatori e di tutti i titolari di Centri Ippici colpiti pesantemente da questo inatteso evento.
Il primo intervento che si richiede alla Regione ed alla Provincia interessata è quello di acquistare dosi massicce del vaccino, almeno per abbattere i costi, iniziando a vaccinare i cavalli nelle zone più colpite. Un evento calamitoso che, se dovesse prolungarsi, potrebbe bloccare le attività di tantissimi Circoli ed Associazioni equestri attive nell’organizzazione di manifestazioni regionali e nazionali.