Paola e Timo, due destini legati ai cavalli
I GIOVANI CAVALIERI della sua Regione le avevano dedicato la vittoria che la squadra del Veneto aveva conseguito nella Coppa del Presidente, la più importante tra le manifestazioni di contorno del Concorso Ippico di Piazza di Siena. E lei Paola Vitucci (19 anni, in coma da quaranta giorni in seguito ad un incidente stradale), per uno di quei misteriosi segni del destino che spesso accompagnano la vita della gente di cavalli, in quelle stesse ore si era risvegliata. Quella coppa Paola è andata a prendersela di persona, uscendo dall’ospedale dove deve ancora affrontare il necessario periodo di riabilitazione, durante la manifestazione “Un cavallo per tutti” in corso a Verona in questo fine settimana. Il primo pensiero della giovane amazzone è stato andare a trovare Achille, il suo vecchio pony, e siamo certi che soprattutto a lui (oltre che agli amici equestri) avrà sussurrato il suo desiderio e il suo impegno di tornare il più presto possibile a montare a cavallo.
E’ stato così che all’interno della manifestazione veronese si è vissuta la prima di quelle favole che solo la passione tra uomini e cavalli sa rendere vere.
La seconda si è vista (sempre nell’ambito della stessa manifestazione) con Timo Ameuroso che ha dato un’altra dimostrazione pubblica della sua capacità di comprendere e interagire con i cavalli. Ventinovenne, paralizzato in seguito ad un incidente automobilistico, Timo ha saputo attraverso i cavalli inventarsi una nuova ragione di vita. Durante una sua permanenza a Roma ci ha detto: “ Prima dell’incidente ero un cavaliere come tanti, è stato solo dopo, quando ho ricominciato a montare con il mio vecchio cavallo, che ho cominciato a capire qualcosa di quello che si cela nella mente di questi splendidi animali”.
Ci piace pensare che in questi giorni Paola e Timo abbiano avuto la possibilità di incontrarsi.