Morte del cavallo Flambo: denuncia dell'IHP
Comunicato dall'Italian Horse Protection: "La scrivente associazione prega di procedere agli accertamenti in merito ai fatti che hanno portato alia grave e dolorosa morte del cavallo sportivo Flambo (Documento Identificativo APA 011 058 017 824), iscritto nei ruoli della FISE, di proprieta della Signora Laura Romanelli, avvenuta qualche giorno fa presso il Circolo Ippi.co affiliato alia FISE Casale San Nicola in Roma, nell'ambito della gestione del cavallo da parte del già cavallere internazionale e istruttore FISE Paolo Margi.
Nel contesto delle testimonianze pervenute alia nostra associazione, relativamente alle quali si pregano gli organi preposti di procedere ad urgente ed approfondita verifica (ed in caso ad eventuale puntuale smentita), sembrerebbe che durante una sessione di "Iavoro alia corda o longia" eseguita dal predetto istruttore di dressage FISE Paolo Margi, il cavallo Flambo sia stato indotto a cadere a terra attraverso I'uso delle due longie (o corde) utilizzate dal medesimo istruttore.
II cavallo sarebbe rimasto giacente a terra e impossibilitato a rialzarsi e sarebbe stato quindi successivamente rimesso in piedi grazie all'intervento degli uomini di scuderia, cavalieri, tecnici e utenti del circolo ippico Casale San Nicola e riportato nel suo box. La mattina seguente sarebbe morto tra dolori e spasmi.
L'esame autoptico eseguito dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana sembrerebbe aver rilevato la frattura di due vertebre ed escluso patologie addominali acute quaIi coliche.
Sempre nell'ambito delle testimonianze pervenute alla nostra associazione (relativamente aile quali si pregano gli organi preposti di procedere ad urgente ed approfondita verifica, ed in caso ad eventuale puntuale smentita), risulterebbe inoltre che I'istruttore Paolo Margi sarebbe avvezzo all'uso di pratiche addestrative violente e caratterizzate da inammissiblle sottomissione del cavallo.
Tali pratiche - tra cui quella di buttare a terra il cavallo con modalità violenta e forzata - mettono a rischio la salute, il benessere e la vita dell'animale, sono contrarie ai principi della FISE, del CONI e della FEI relativamente alla gestione del cavallo e violano la normativa in vigore - Codice per la tutela e la gestione degli equidi del Ministero della Salute e Codice penale art. 544 bis e seguenti.
In attesa che Ie autorita competenti procedano alla verifica dei fatti, la nostra associazione rimane a completa disposizione per qualsiasi aiuto necessitasse".