Luci a San Siro, splendido convegno del giovedì
MILANO. Il trotto a San Siro accende le luci giovedì sera per un convegno di belle corse, con tanta qualità. Centrale di serata sarà un interessante invito di preparazione al Gran Premio Marangoni d'inizio settembre a Vinovo.
Ma andiamo con ordine: ouverture con i due anni e riflettori che inquadrano un puledro che può essere importante, Grandslam, un elegante figlio di Walner allevato al Rondello e passato di mano per vestire il giallo e verde della Bivans. Debutta a Milano dopo prova di qualifica a Follonica che lo ha visto svettare in 1.15.9 recuperando dopo errore nella prima parte di gara.
Ancora i tre anni, nella gara 2, con favori del pronostico per Ginostrabliggi, Gabriele Gelormini che guida per i colori di Philippe Allaire. L'esordio torinese è stato molto convincente e ci sono le premesse per un immediato bis. L'alternativa è Ginger Gio, un figlio di Tony Gio che si è proposto al debutto sulla pista con il piglio del puledro che può essere buono.
I cadetti calcheranno il palcoscenico della nuova pista del trotto di Milano nella quarta corsa del palinsesto. Un contesto con diverse individualità in grado di competere per la vittoria. Energy Ek, una figlia di Nad Al Sheba guidata da Gubellini, si è proposta nella versione migliore lo scorso otto agosto qui a San Siro e anche dal numero 8 ha le carte in regola per lottarla. Ear Da, con Gelormini in sulky per Erik Bondo, dopo il ciocco a Torino a dicembre '23, 1.12.7, non ha più trovato quella condizione. Su un tracciato con una pendenza del dieci per cento, che vuol dire curva parabolica, i numeri alti possono venire a fare l'arrivo. Ear Da, sette di schieramento, potrebbe veder ben servito il suo motore sull'ampio tracciato con l'arrivo davanti alla tribuna secondaria riportata a tutto il suo splendore dal restauro conservativo.
Molto suggestivo il tentativo di Eyes Black, facoltosa figlia dell'asso francese Bold Eagle, al training di Gocciadoro. Questo contesto potrebbe esaltarla, visto che ha dato segnali di crescita e che tra tutto il materiale di scuderia a Noceto hanno scelto proprio lei per questa condizionata in compagnia di tutto rispetto. Eletra Alk Di No e England As sono valutabili nell'ordine in base ad un confronto diretto.
Prima di presentarvi il centrale per i tre anni che guardano al Marangoni, analizziamo la quinta corsa: solo sei partenti dietro l'autostart ma confronto molto bello in quanto equilibrato. Bambin scatterà al largo, va come un treno come ha detto stampando quel 12.6 sul nuovo tracciato. Avrà di dentro un altro dalla forma scintillante, Zandroz, Gubellini in regia e quel 12.3 volando il miglio di Torino. Eridamia ha preso il due, la guida Marco Stefani e spinge la macchina. Potrebbe giocarsela davanti. Damadicuori Font è 'on fire'. Andrea Farolfi farà le scelte tattiche opportune per far decollare questa giumenta che dopo aver finito vicina a Zandroz a Vinovo ne ha vinte due e ottenuto due piazzamenti. Al suo esterno partirà Ciel Joyeuse, altro habitué delle diritture di Stupinigi in trasferta milanese e alla mano di velluto di Andrea Guzzinati. E' piaciuto in un recente secondo posto sulla pista e verrà almeno a fare un po' d'arrivo, visto l'abilità tattica del driver che non sbaglia mai i tempi d'attacco. Ciel ha interessanti linee con Damadicuori Font, cioè con il cavallo dallo standard regolare della corsa. L'ha battuta a Torino e punta a confermare quel trend su una pista dalle caratteristiche similari almeno per la lunghezza della dirittura d'arrivo.
Eccoci al clou, nomi di lusso per il 2100 della pre-race che guarda al Marangoni. Falco Killer Gar, con Ale Gocciadoro in sediolo, è il secondo del Città di Napoli. Sotto i grattacieli di Milano ritrova il quarto di Agnano, cioè Fil Ek, guidato da Gubellini. E' della partita anche le dernier cri Frankie Bar che con Andrea Farolfi esibisce il fresco titolo del gran premio di Villanova. Felipe Roc è il secondo del Nazionale e ha tutta la sapienza tattica di D'Artagnan V.P. Dell'Annunziata per giocarsela fin sul palo. Piazzato di quota è Frankie Lj, finito con del buono in mano a Montecatini quasi a riproporre quel valore di base espresso già nel Nazionale, quarto a segnalare che lui è un cavallo vicino ai quattro-cinque tre anni di vertice.
E' il giovedì dei buoni cavalli a Milano, non una sola corsa bella, ma più di un motivo d'interesse. Luci a San Siro, allora.