L'On. Faenzi promette la riforma dell'ippica
In una recente intervista all’emittente privata TV9 Italia, la parlamentare Monica Faenzi ha affrontato le problematiche relative al comparto ippico. La sua grande passione verso il mondo equino, ha spinto l’ex sindaco di Castiglione della Pescaia (Grosseto) ad affrontare l’argomento con maggiore intraprendenza. E’ ben nota la volontà della Faenzi di voler risolvere il nodo relativo al pianeta corse, e le parole da ella pronunciate in occasione del simposio televisivo, hanno dato un’iniezione di fiducia e riacceso quella flebile speranza, che sembrerebbe ormai aver completamente abbandonato anche i più convinti sostenitori.
Le fughe all’estero dei nostri migliori rappresentanti, l’estenuante attesa dei denari e la lentezza della nostra burocrazia, stanno rendendo il palcoscenico del turf uno spettacolo la cui cinetica è quasi arrivata alla conclusione. La Faenzi ha comunque mostrato ottimismo, senza nascondere ovviamente che le problematiche che affliggono il nostro paese, esistono e sono molto concrete.
“Credo il settore delle corse vada assolutamente salvaguardato – commenta la Faenzi – quello che sta succedendo non è cosa ponderabile è necessario che in tempi brevi si debba risolvere il problema riguardante l’ippica. E’ un settore che ha da sempre rappresentato una buona percentuale del prodotto interno lordo del nostro paese, la cui leadership soprattutto nell’agroalimentare è riconosciuta in tutto il mondo. L’ippica è stata affossata dall’ingresso dei cosi detti giochi usa e getta, scommesse legate soltanto alla fortuna, vedi ad esempio i famosi gratta e vinci, l’attenzione dello scommettitore è stata spostata volontariamente verso questo tipo di scommessa. Lo sport dei cavalli è una scommessa che richiede una grande abilità, c’è uno studio alle spalle ed il suo fascino credo abbia paragoni con pochissimi eventi sportivi.
"La soppressione dell’Assi da parte del governo Monti – continua la Faenzi – senza nessuna alternativa, ha portato ad una situazione di vero disequilibrio. Ci sono state ripercussioni in tutto il settore, le grandi scuderie si sono ritrovate con un parco cavalli di ampio respiro a dover mantenere senza avere introiti, costrette a limare il proprio numero di operai e dipendenti, nell’impossibilità di poter pagare gli stipendi. Alcuni ippodromi hanno chiuso la propria attività, c’è stato poi un commercio ed un trasporto illegale di cavalli trovati positivi al fenilbutazone, sostanza proibita per i cavalli da corsa, che personalmente mi ha lasciato sconvolta.
"La crisi che due anni fa ha investito il pianeta corse, porta a rischio disoccupazione un totale di 70.000 famiglie se consideriamo l’indotto, per un settore che per l’Italia è sempre stato un vanto. Dopo un lavoro di circa due anni, abbiamo elaborato un testo unico per una proposta di legge che velocizzi in tempi brevi tutti i pagamenti, e che nel futuro armonizzi tutto le pratiche burocratiche. Anche Roberto Formigoni, attualmente alla Presidenza della Commissione Agricoltura del Senato, ha preso seriamente a cuore questa situazione. Credo che con una governance diversa, si debba andare verso una privatizzazione che renda responsabili i diretti interessati al settore, dai proprietari agli allevatori, sono assolutamente convinta che in tempi brevi la riforma dell’ippica possa diventare realtà.”