L'IHP continua a lottare:
Fermiamo il Palio di Ronciglione
L'IHP (Italian Horse Protection) comunica: "Le corse a vuoto, o palio di Ronciglione, sono una serie di corse tra cavalli per le vie del paese. I cavalli sono senza fantino, ferrati, e sono incitati dalla folla urlante a correre (a scappare per usare il termine tecnicamente corretto) sull’asfalto delle vie. E’ cosa ovvia - ed evidente anche per chi conosce poco di cavalli - che gli animali, che già hanno zoccoli che la natura non ha creato per farli correre su asfalto e sanpietrini, e per di più ferrati, correndo in preda al panico scivolino e cadano sull’asfalto. Come in tutti i palii non si ha notizia verificabile dello stato di salute degli animali che hanno subito incidenti o se questi vengono abbattuti immediatamente.
"L’anno scorso tra i vari incidenti ce ne è stato uno particolarmente cruento in cui una cavalla, Tiffany, scivolando sull’asfalto ha urtato contro le transenne infilandosi un tubolare metallico attraverso il petto e morendo così dopo qualche minuto di convulsioni sull’asfalto. Caso ha voluto che la cavalla cadesse in un punto in cui il pubblico era abbondante e dove – oltre ai ronciglionesi - c’era anche qualche forestiero che ha ripreso la scena ed ha avuto il coraggio ed il senso civico di pubblicare il filmato. La presenza di un forestiero è l’unica possibilità per fare uscire filmati o fotografie dal muro di omertà che i cittadini creano intorno al loro crudele evento. Quel filmato è stato poi ri-pubblicato dai media di mezzo mondo. Adesso Ronciglione, e per estensione l’Italia, è conosciuta all’estero per il modo in cui i cittadini si divertono a provocare e vedere la morte dei propri cavalli. La Italian Horse Protection, insieme all’Ente Nazionale Protezione Animali, ha presentato un esposto per i reati di cui agli artt.544 ter e 544 quater CP. Anche le altre maggiori associazioni protezioniste e animaliste italiane hanno presentato esposti simili.
In Italia esiste un’Ordinanza Ministeriale che dà delle prescrizioni minime per effettuare le corse paesane con equidi. Tra queste, sono centrali l’assoluta necessità di un fondo idoneo e i controlli antidoping. Niente di speciale se vogliamo, solo buon senso comune messo sotto forma di atto normativo. Nel 2011 il Comune di Ronciglione non si volle adeguare; si dice che l’associazione commercianti abbia premuto per non avere il tufo per le strade che avrebbe ridotto il business. Cioè non volle attuare nemmeno quel minimo per la sicurezza previsto dalla normativa.
Veniamo ora a sapere che il Comune di Ronciglione, non pago di quanto fatto l’anno scorso rifiutandosi di seguire le norme, ha addirittura impugnato l’Ordinanza davanti al TAR competente con il preciso intento di farla decadere in modo da poter riorganizzare la corsa su asfalto, magari senza controlli antidoping, proponendo di nuovo ai propri cittadini lo spettacolo dello strazio e della morte di un cavallo. Senza entrare in questioni giuridiche, ciò che ci sconvolge è la sfrontatezza di chi non vuole nemmeno seguire delle norme di base che potrebbero essere suggerite semplicemente dal buonsenso.
"Chiediamo al Ministro della Sanità e al Ministro dell’Interno di intervenire per porre fine definitivamente a questa barbarie. Intanto continua la nostra petizione per il divieto di uso di animali nei palii, sostenuta da tante associazioni italiane e straniere: è possibile firmare sul sito www.nopalio.it."