La Lega Ippica contesta il Decreto Giochi
Comunicato. "Abbiamo preso visione, da alcuni siti specializzati, della bozza, datata 11 febbraio, del Decreto Giochi in attuazione della Legge Delega fiscale del febbraio 2014.
Così come si era plaudito all'approvazione parlamentare dell'art.14 della citata legge, che prevedeva espressamente tutti i capisaldi etici, tecnici ed economici del nostro progetto di Lega Ippica Italiana, oggi non possiamo che esprimere il nostro disagio di fronte ad una bozza di provvedimento che stravolgerebbe nei tempi e nella disponibilità delle risorse economiche sia il Piano Industriale che stava alla base del nostro progetto sia gli stessi dettami della Legge Delega, riducendo in maniera drammaticamente preoccupante le tipologie di entrate previste dalla stessa per alimentare il settore e concentrando in poco più di due anni il necessario supporto finanziario che il piano originale prevedeva in cinque anni.
Il tutto senza considerare che, al momento della redazione del piano, la raccolta di scommesse ippiche era pressoché doppia rispetto all'attuale.
Se, come dichiarato sulla stampa dal Sottosegretario On. Baretta, è vero che dietro il provvedimento deve esistere un preciso Piano Industriale, chiediamo ai tecnici che ci stanno lavorando quale esso sia, dato che le voci di finanziamento che al momento vengono previste e gli anni di supporto finanziario sono ben difformi da quanto già agli atti delle Commissioni Parlamentari e delle Camere stesse, visto che sono stati utilizzati come relazione tecnica a supporto di diverse iniziative di legge presentate nel 2013 da esponenti di svariati partiti.
Se si intendesse confermare tale impostazione, almeno la si chiami con il nome adatto, non riforma ma "liquidazione dell'ippica italiana".
Comitato Lega Ippica Italiana