Il dormelliano Lacomte lancia la sfida al tedesco Borna nel Filiberto
MILANO. Domenica l'ippodromo di San Siro manda in scena il Premio Emanuele Filiberto, step con nobili trascorsi da corsa di gruppo, sempre molto indicativo sulla strada del Derby. Molti vincitori del '2000 di pista grande' di San Siro si sono poi confermati nel fondamentale appuntamento di maggio alle Capannelle.
Prova dall'albo d'oro straboccante di campioni, il Premio Emanuele Filiberto è stato vinto da assi del galoppo come Ortello, Nearco, Niccolò Dell'Arca, Ribot, Botticelli, Weimar, Gay Lussac, Sirlad, Welnor e Don Orazio.
Il motivo dell'edizione di domenica è la presenza del tedesco Borna (Saxon Warrior), una vecchia conoscenza della tribuna di San Siro, in quanto lo scorso autunno questo puledro teutonico si classificò al secondo posto nel maggior step milanese dei due anni, il Gran Criterium. Il suo team fa rotta su Milano confidando anche con la statistica che negli anni recenti vede i cavalli tedeschi spesso in evidenza nel Premio Emanuele Filiberto (la bandiera della Germania si è issata sul pennone più alto dell'impianto del Piazzale dello Sport anche nell'edizione più recente, quella del 2023).
Un portacolori italiano, il sauro Lacomte, vestito del biancorosso con croce di Sant'Andrea, sarà una delle punte dello schieramento italiano che dovrebbe annoverare al via anche il laureato del recente Premio Guido Clerici Caos Calmo, un figlio di Affaire Solitaire in splendida suite vincente e che avrà in sella Salvatore Sulas, il jockey del momento. Quanto all'adesione di Lacomte è stata annunciata dal trainer della Dormello Olgiata nel corso di un'intervista concessa ad Italian Post Racing nella quale l'allenatore livornese ha anche preannunciato i futuri obiettivi dei cavalli della formazione di casa Incisa della Rocchetta.
Questo inizio di stagione primaverile è il migliore per la scuderia di Bolgheri da tanti anni a questa parte: mai tanti tre anni avevano fatto così bene, vincendo e mettendo in mostra potenzialità decisamente interessanti in vista delle prossime classiche.
Toussaint lo rivedremo nel Botticelli ed è il candidato della Dormello Olgiata per il Derby del 19 maggio; Tempesti sarà in azione a San Siro nel Premio Ambrosiano. La carta biancorossa per il Regina Elena è la caratteriale Nomellina, per la quale si cercherà di evitare lo scarto nei 400 conclusivi adottando una tattica diversa. Bresciana, l'altra femmina di tre anni che per la giubba che fu di Tesio galoppa forte in questo 2024, si è rivelata una cavalla tardiva e come tale verrà indirizzata su un programma che prevede per lei una condizionata per femmine sui 1400 metri della pista dritta di Milano, il 27 aprile per poi puntare, sullo stesso percorso, alla listed Premio Nogara.
Ma di questi protagonisti ci sarà tempo più avanti per parlare. A Bolgheri si è concentrati su questo Premio Emanuele Filiberto. "C'è molto fervore - ha detto Santini - per questo impegno di Lacomte domenica a Milano. Il cavallo dopo due corse a Pisa su un tracciato poco adatto alle sue caratteristiche, nelle quali ha comunque ottenuto due piazzamenti, ha vinto in maniera convincente in occasione della maiden del 3 marzo a Capannelle. Quel giorno ha confermato quanto ci aveva fatto vedere nei lavori del mattino. E' andato ancora molto bene dopo quella corsa su queste piste di Bolgheri. E abbiamo molte aspettative su di lui".
Si tratta di un figlio del Galileo Gleneagles con madre una piazzata di Regina Elena come Louise Aron. Un cavallo dal modello spettacolare, pieno di punti di forza, che domenica al tondino di San Siro spiccherà per l'eleganza della presentazione che il bravo Riccardo Santini cura in maniera particolare. Un fascio di muscoli e un atleta dal mantello dorato a difendere quella giubba leggendaria. Ancora un dormelliano al tondino del Premio Emanuele Filiberto. Da qui si va al Derby, c'è materia per sognare.