Galoppo. Cadeddu e Demuro jr "eroi" a San Siro
MILANO. Grande spettacolo in un San Siro con il pubblico delle grandi occasioni, per le corse di gala della giornata piu’ importante. Nel Gran Criterium di gruppo 2, vertice dei due anni sulla pista milanese, successo tedesco con Sharing Gold, erede di Wiener Walzer che montato da Michael Cadeddu, allunga in progressione ai 300 finali e si stacca da Bahamas e Amynthas mentre sul terreno colloso è nullo l’atteso bottiano Biz Power. Il ventinovenne Michi Cadeddu, figlio di quel Pietro che è stato ottimo fantino d’ostacoli – partner abituale del campione Luci a San Siro - , ritorna a Milano dove il 20 maggio conquistò le Oaks d’Italia, e impone questo puledro ancora acerbo che in Germania aveva vinto di misura in maiden. Esulta alla maniera di Frankie, con il volo d’angelo, il jockey milanese di nascita, diventato attore nella fiction ‘Un medico in famiglia’ per poi intraprendere il mestiere di fantino e trasferirsi in terra tedesca. Il pubblico di San Siro lo applaude calorosamente, prima che Michi si conceda all’intervista di rito: “tornare a Milano è sempre un piacere, oggi ho vinto con questo puledro che a casa non aveva mostrato il suo valore. Ai 300 finali non avevo ancora usato la frusta e non sapevo che cosa Sharing Gold aveva ancora da dare. Quando l’ho chiamato ha risposto allungando e a quel punto ho capito che potevamo davvero vincere”.
Il Jockey Club può brindare ad un rating di pregio che sarà apportato nelle classifiche di fine anno dal vincitore, il tre anni inglese Ventura Storm, secondo all’ultima uscita nel St. Leger di Doncaster, la corsa di galoppo piu’ antica con la sua origine nel 1776. In sella all’allievo di Richard Hannon il ventiquattrenne Cristian Demuro, in grande spolvero nella stagione europea, con nel carniere anche un centro di assoluto prestigio come le Oaks di Francia. Giornata di grazia per il fantino laziale fratello di quel Mirco adesso in Giappone e tra le prime lame del circuito internazionali delle cravaches, avendo meno di due ore prima del Jockey riportato il Piazzale di gruppo 3 ritmando una esemplare corsa di testa con Voice Of Love, che nell’ultimo furlong ripartiva sotto l’attacco del compagno di colori Circus Couture.
La cronaca del Jockey regala un otto e mezzo ad un fantastico e generoso Full Drago, che sfiora l’impresa della vita. Il tre anni in casacca biancorossa e verde dei Dioscuri, da noi ben considerato in sede di presentazione, se la gioca in avanti e nelle braccia di Umbertino Rispoli organizza la difesa dall’assalto dell’invader britannico. Non molla un centimetro il figlio di Pounced e si arrende solo sul palo alla superiorità tecnica e per minimo distacco, un’incollatura, di un quasi laureato di St. Leger.
La velina dell’élitario miglio e mezzo dell’autunno milanese registra il malinconico settimo posto di Dylan Mouth, affondato su un terreno non gradito e al quale concederemo comunque una prova d’appello. Anche la carta di Dettori, il sei anni Arab Spring già sulla dirittura di fronte cerca di galoppare per corsie centrali ma appare in difficoltà su un terreno dove fatica a stendere l’azione. E lo si avverte bene in retta quando Lanfranco si vede sfuggir via i rivali, dovendosi accontentare di un quarto posto, così il terzo gradino del podio è occupato dalla diligente femmina di Balding Elbereth, che ci porta una buona linea avendo figurato al terzo posto nella Bosphorus Cup a Velifendi, un gruppo 2 in costante crescita di considerazione nel panorama internazionale.