E' morto Piero Celli, la voce di Capannelle
L'ippodromo Capannelle ricorda così Piero Celli, vittima del Coronavirus: "Tullio Mei mi chiese di fare lo speaker nel 1967. Da allora non ho mai smesso di raccontare corse di cavalli. Credo siano necessari una voce chiara e la capacità di riconoscere i concorrenti dal colore delle giubbe e non dal numero. La televisione ha cambiato molto il modo di fare la cronaca, oggi seguiamo i cavalli fin sul traguardo mentre prima si lasciavano ai trecento finali. Si diceva semplicemente: 'Cavalli in arrivo', affidando al rumore del galoppo e all'urlo della folla l'epilogo della corsa. Era una cronaca per i presenti, oggi è per il pubblico virtuale. Conosco molto bene questo mondo: le lotte, le fatiche, le gioie. Per questo qualche volta una corsa assume un significato particolare, più profondo. Quando, due mesi fa, ho visto scattare a centro pista un amico che dopo anni di ingiustizie e sofferenze stava tornando a vincere mi tremava la voce. Davvero"
Ciao Pierone, che la Terra ti sia lieve ❤️