Coord. Ippodromi: Il MIPAAF unica salvezza
Coordinamento Ippodromi comunica: "Un giorno sì e uno no leggiamo comunicati, lettere e commenti del tipo:
- ieri e' stata approvata la lega Ippica nella delega fiscale
- no ......in settimana prossima verrà' approvata la lega ippica: lo vuole la Camera, il Senato ed il Governo...
- poi leggiamo anche che, ove approvata la Delega Fiscale, ci vorrebbero comunque 12-30 mesi per il Decreto istitutivo della Lega Ippica
- poi ogni giorno questo ritornello della burocrazia che ci distruggerebbe, questo Stato insipiente che lavora male e che fa danni continui
- però' un giorno il Ministro è bravo, un altro è cattivo, un giorno il Sottosegretario è amico loro, un altro meno a seconda del momento.
Ora tutti hanno scoperto che bisogna incontrare il Capo del Dipartimento delle Politiche Ippiche ed è partita la corsa a chi lo incontra prima. Ma contemporaneamente prendono le distanze da quel Dipartimento e dai suoi sostenitori.
Peccato per loro che nel frattempo da ieri è legge il Decreto del Presidente del Consiglio con il quale è stato istituito il Dipartimento delle Politiche Ippiche al Mipaaf.
Peccato per loro e meno male per tutti noi che lo Stato ha stanziato con l'ultima legge di Stabilità e fino al 2015 la somma di 250 milioni per l'ippica di cui 122 provenienti dalle scommesse e ben 108 milioni direttamente dalle Casse dello Stato.
Se non ci fossero stati denari pubblici, l'ippica in Italia sarebbe finita da tempo, ma loro fanno finta (spero) di non saperlo e meno male ci sono gli uffici ministeriali che si stanno dando un gran da fare nel pagare il prima possibile le tante e complesse spettanze di tutti gli ippici. Certo con difficoltà, tenendoci in ansia, chiedendo mille adempimenti ma comunque procedendo nel fare il loro dovere: pagare quello che ci spetta nel rispetto delle regole e delle leggi.
Fare tutti i giorni demagogia ed alimentare divisioni tra noi certo non ci aiuta a diventare credibili e forse è per questo che non riusciamo ad istituire un Tavolo di lavoro con il Ministero.
Continuare in questo modo non ci porterà da nessuna parte, ormai dovrebbero averlo capito tutti.
Da sempre sollecitiamo il confronto, un lavoro in comune, un impegno collettivo, fondato sul rispetto e sulla dignità di ognuno, ma purtroppo fino ad ora non ce l'abbiamo fatta.
Speriamo che il tempo porti consiglio".
Il comunicato è firmato dal preesidente Attilio D'Alesio