Cavalli da Corsa: Una Seconda Vita Fuori dalle Piste
Rieducare i cavalli da corsa ad altre discipline e donare loro una seconda vita fuori dalle piste è possibile. Non basta solo parlarne, bisogna agire, prendere spunto da chi ci è riuscito e capire quale sia la chiave del successo in questa non facile impresa.
La vita di un cavallo da corsa è definita fin dalla sua nascita e si può sintetizzare così: il puledro nasce, viene allenato, e a due anni affronta le prove di qualifica. Se le supera, inizia la sua carriera in pista; se non si qualifica, viene “riformato” (che brutta parola!).
Le carriere dei cavalli da corsa che superano le prove di qualifica non sono molto lunghe: al massimo 8 anni per i trottatori, dai 2 ai 4 anni per i galoppatori che fanno galoppo in piano, e qualche anno in più per i galoppatori che fanno corse a ostacoli. In ogni caso, questi cavalli escono dalle piste ancora molto giovani rispetto alla durata della loro vita media, che si aggira intorno ai 30-35 anni.
Consideriamo le prospettive più comuni per i cavalli che hanno avuto una brillante carriera e che hanno una buona genealogia: per i maschi, la prospettiva è la riproduzione, e per loro l’età fertile non ha limiti. Per le femmine, la loro prospettiva come fattrici ha invece un limite, perché intorno ai 20 anni la capacità riproduttiva diminuisce. E dopo?
E i cavalli adulti, maschi o femmine, che durante la carriera si sono fatti male oppure non hanno dimostrato il talento necessario a far guadagnare abbastanza il loro proprietario e sono stati ritirati dalle corse? E i puledri che fin da subito non superano la prova di qualifica? Eccezion fatta per i cavalli di proprietari attenti e appassionati che li tengono con sé e li curano fino alla fine, gli altri vengono tristemente “messi da parte” dopo il primo o un successivo fallimento. E, senza andare troppo nel dettaglio, tutti sappiamo bene quale sia la destinazione finale.
Eppure, è possibile rieducare questi cavalli e aiutarli a diventare cavalli capaci di praticare discipline diverse dal correre in pista. Oppure, se sono troppo vecchi o malandati, dare loro comunque la possibilità di vivere una vita degna fino alla morte naturale.
Volere è potere: Il modello francese
In Francia ci sono tre associazione ufficiali riconosciute per la rieducazione e il riaddestramento ad altre discipline dei cavalli da corsa; due per il trotto: Passerelle e Fédération Française de la Reconversion (FFR) nate nel 2020 e riconosciute dalla Société d’Encouragemente à l’élevage du Trotteur Français (SETF) e una per il galoppo: Au-Delà des Pistes nata nel 2007 e riconosciuta da France Galop.
TROTTO
La Société d'Encouragement à l'Elevage du Cheval Français, rinominata ufficialmente LeTROT dal 2013, per tradurre in azioni concrete il suo impegno per il benessere equino ha collaborato con altre istituzioni del settore nella redazione della Carta per il Benessere Equino (vedi link allegato 1). Inoltre, il 26 settembre 2021, ha sottoscritto una convenzione con ciascuna delle due associazioni menzionate per il riaddestramento dei cavalli trottatori. La sua partecipazione è attiva e può essere riassunta in tre azioni principali, come riportato dettagliatamente sul sito https://www.letrot.com/bien-etre-animal:
• “La Società LeTROT si impegna a registrare, a titolo gratuito, qualsiasi richiesta di riaddestramentopresentata dalle due strutture (secondo quanto specificato nell'articolo 14 del Codice delle Corse al Trotto sull'accordo di sfruttamento limitato – vedi link allegato 2). Questa registrazione si concretizza con l'esclusione definitiva e irrevocabile delle prove regolamentate dal Codice delle corse al trotto in Francia. L'elenco dei cavalli riaddestrati ed esclusi dalle corse sarà pubblicato nel Bollettino della SETF. Questa esclusione, a partire dal 2022, si applica anche a tutti i paesi membri dell'UET;
• La Società LeTROT potrà inoltre fornire supporto logistico, tecnico e/o finanziario a questi due partner con azioni promozionali organizzate a favore del riaddestramento del Trotteur Français;
• La società LeTROT fornisce un sostegno finanziario di 300 € per ogni cavallo soggetto all’accordo di sfruttamento limitato e uscito dall'allenamento da meno di un anno, che venga acquisito da Passerelle, FFR o da una delle loro scuderie affiliate (con l'obiettivo di contribuire al finanziamento del lavoro di riaddestramento)”.
Nel corso del primo anno di attività di Passerelle e della Fédération Française de la Reconversion, la Société LeTROT ha contribuito con 52.000 € per il riaddestramento dei cavalli trottatori idonei, nonché per il ricovero in strutture specializzate di puledri troppo giovani o affetti da patologie, di cavalli anziani e di fattrici a fine carriera riproduttiva. Complessivamente, 142 cavalli trottatori idonei hanno trovato una seconda opportunità in discipline alternative. Il contributo finanziario di LeTROT, suddiviso tra le due associazioni, è stato rinnovato ed ampliato per l'anno 2022-2023.
GALOPPO
L'impegno nel settore del galoppo a favore del riaddestramento dei cavalli da corsa ha una storia più antica. Già nel 2007, la società France Galop e la Ligue Française de Protection du Cheval hanno siglato un accordo e istituito un fondo per favorire l'inserimento dei cavalli da galoppo in nuove attività, quali sport equestri, escursioni, passeggiate, e altro ancora. Questo fondo consente ai membri di France Galop di destinare l'1/1000 dei guadagni delle corse al finanziamento del trasporto, dell'alloggio e delle cure necessarie per i cavalli prima del loro riaddestramento.
Nel 2019, France Galop ha stretto una partnership con l'associazione Au-Delà Des Pistes (ADDP), la quale riunisce una rete di scuderie selezionate per la loro serietà e competenza nel riaddestramento degli ex galoppatori. In particolare, ADDP garantisce quanto riportato sul sito https://www.fnch.fr/national/la-vie-apres-les-courses:
• “La selezione e il controllo delle strutture capaci di prendersi cura della convalescenza e del riaddestramento degli ex cavalli da corsa in varie discipline equestri o di accoglierli a pensione;
• La gestione, in collaborazione con i servizi di France Galop, degli aspetti amministrativi legati al riaddestramento;
• La promozione della versatilità dei galoppatori riaddestrati tra i cavalieri di sport equestri e di svago”.
Citando sempre dal sito, “nel 2022, grazie al contributo di 138.000 € da parte di France Galop, Au-Delà des Pistes ha riaddestrato 322 cavalli. L'associazione ha ricevuto anche 157.000 € di sostegno da parte di professionisti e personaggi delle corse attraverso donazioni e raccolte fondi. Inoltre, France Galop ha versato 122.000 € alla Ligue Française pour la Protection du Cheval per l'accoglienza presso strutture adeguate dei cavalli da corsa in pensione e non più idonei ad altre attività”.
Infine, la Fédération Nationale des Courses Hippiques (FNCH) e gli ippodromi conducono una serie di iniziative volte a promuovere, presso il grande pubblico e personaggi di settore, le associazioni di riaddestramento, le loro strutture affiliate e i cavalli riaddestrati. Tra le varie attività rientrano: la divulgazione delle storie di successo di ex cavalli da galoppo e da trotto che si sono distinti nelle diverse discipline; l'organizzazione di raccolte fondi per il riaddestramento dei cavalli al termine della loro carriera o per il loro collocamento a pensione durante gli eventi ippici di galoppo e di trotto; l’istituzione di corse (per esempio a Deauville) con premio specifico per il riaddestramento dei cavalli da corsa: il “Prix De la Reconversion Des Chevaux de Courses” la cui dotazione può variare dai 15000 ai 55000 €.
Riaddestrare un cavallo da corsa per discipline diverse dal correre in pista, per farlo diventare un collaboratore negli interventi assistiti con gli animali o più semplicemente un cavallo da compagnia e da passeggiata, non è un compito facile. Fin dall'inizio della loro carriera sportiva questi cavalli, ancora molto giovani, sono stati addestrati a ritmi di lavoro, orari, alimentazione, stimoli fisici ed emotivi mirati a valorizzare la loro reattività, la velocità, l’ampiezza dei movimenti e la resistenza. Sono stati addestrati “a correre in avanti”.
Apprendere un modo diverso di muoversi nello spazio, cambiare abitudini e stimoli, relazionarsi con persone nuove, può creare in questi cavalli momenti di grande disagio. Pertanto, prima di proporre loro qualcosa di diverso dal lavoro in pista, sarà necessario un periodo di accompagnamento. Questo periodo potrà essere più o meno lungo, ma certamente dovrà essere caratterizzato da pause, cure, pazienza e grande competenza da parte di chi se ne assumerà la responsabilità, al fine di garantire a questi cavalli il pieno recupero fisico ed emotivo prima di intraprendere un nuovo percorso, sia esso sportivo, ricreativo o… di meritato riposo!
Link allegati
1.https://statics.letrot.com/wletrotcom/uploads/media/chartebienetre160304-643fb267c09f2227226518-65fc08164dc35793542449.pdf
2. https://www.fnch.fr/sites/default/files/edito/docs/SETF_code_100823.pdf