Antidoping al centro della strategia FISE
PRECEDUTA da una riunione straordinaria del Consiglio Federale, è stata tutta “latte e miele” la conferenza stampa che il presidente della FISE avv. Andrea Paul Gross ha tenuto a Roma nel Salone d’Onore del CONI al Foro Italico. L’Opposizione brillava per la sua assenza per cui Paul Gross e i suoi Consiglieri non hanno dovuto rispondere in maniera diretta alle reiterate contestazioni ricevute negli ultimi tempi. “Notizie false – ha detto Paul Gross – attacchi strumentali che hanno come unico significato l’aggressione politica verso questa gestione”. Più accalorato il vicepresidente vicario Antonio Verro: “Il Consiglio ha votato all’unanimità la proposta di reagire in maniera ferma a questi attacchi dettati da pure logiche di potere”. Il che equivale a dire che qualche querela è già sulla rampa di lancio.
L’antidoping e la presentazione del nuovo direttore sportivo David Holmes sono diventati gli argomenti centrali dell’incontro dell’avvocato viareggino con i giornalisti. La FISE, ovviamente in sintonia con la Federazione Equestre Internazionale, ha annunciato il progressivo allargamento dell’antidoping a tutte le discipline equestri, la creazione di uno “spazio” specifico sul proprio sito federale e l’intenzione di proporre agli atleti un “patto” che preveda anche sanzioni di carattere economico.
Il presidente Paul Gross si è pure dichiarato favorevole, a titolo personale, sia alla possibilità di effettuare controlli durante la fase di addestramento e preparazione dei cavalli sia a riconoscere la validità del provvedimento della FEI nella World Cup a Ginevra, ovvero l’esclusione dalla gara di un cavallo che mostri segni di sofferenza agli arti, indipendentemente dalla causa che ha prodotto tale sofferenza. Pur tuttavia ha sottolineato che questi due provvedimenti dovranno essere oggetto di verifica e di studio per mettere a punto un regolamento che consenta tali interventi. La FISE è dunque sulla strada giusta, si tratta ora di vedere quanto lunghi saranno i tempi per realizzare questi buoni propositi.
Non sono mancate le domande “maliziosette” sulle quali però Paul Gross ha sciorinato tutta la sua esperienza forense. I Pratoni del Vivaro? Resteranno quale teatro per il concorso completo per i prossimi venti anni ma è da stabilire con il Coni se ci sarà l’acquisto dalla parte della Fise oppure un contratto di locazione oppure una co-gestione. Le spese per i Mondiali a Lexington? In bilancio ci sono 256.760 euro ma l’impegno finanziario effettivo sarà di almeno un milione. E i soldi che mancano? Oltre alla possibilità di un intervento del CONI, il presidente spera nell’aiuto di qualche sponsor e ha dichiarato ufficialmente che gli atleti di due discipline rischiano di restare a casa (di sicuro gli attacchi, forse il volteggio).
Paul Gross, infine, ha garantito che molto presto verranno resi pubblici i bilanci consuntivi del 2008 e del 2009 così come saranno resi di pubblico dominio le delibere di volta in volta adottate dal Consiglio Federale. Forse “la trasparenza”, che è stato il cavallo di battaglia di Paul Gross nella sua campagna elettorale, finalmente diverrà una realtà.