Trotto, storico terno di Geox a Bologna
BEFANA generosa all'ippodromo Arcoveggio di Bologna, meteo all’insegna del bello stabile, pubblico delle grandi occasioni in tribuna, bambini raggianti con in mano la calza donata dalla Vecchina e arrivi spettacolari in tutte le otto corse in programma, il tutto ad incorniciare il suggello di Geox nel Gran Premio della Vittoria.
Performer dal ricco conto in banca, nonché dominatore delle edizioni 2009 e 2010 della corsa, Geox non era tra i più attesi nel great event felsineo, un po’ per la scomoda collocazione tattica che lo costringeva ad avviarsi da quota meno venti metri, un po’ per le prestigiose presenze al primo nastro, molto per la decisione di Pippo Gubellini di lasciarne le redini al bravo Buzzitta, talentuoso ed esperto, ma di fatto all’esordio in sediolo al figlio della Derby-winner Gitana D’Asolo.
Cronaca di una articolata sfida sui tre giri di pista, con un precorsa animato, nel quale tutti cercavano idee per indovinare l’itinere tattico della contesa, eleggendo Newyork Newyork favorito in mattinata, salvo spostare le preferenze su Giove Caf in prossimità della corsa, non dimenticando Noah Bi e Martina Grif. Dopo qualche lungaggine causata dalla riottosità di New Star Fks, Giove Caf conquistava l’iniziativa aiutato da un breve errore di Eppy Zs, mentre Natalina Wise si arroccava allo steccato e Martina Grif restava ai margini causa rottura, Negresco Milar chiedeva il free way al leader ed una volta ottenuto, ne ricambiava la cortesia riconsegnando la leadership all’allievo di Enrico Bellei.
Dopo due giri a passo di caccia, Andrea Buzzitta catapultava Geox ai fianchi di Giove, che dopo una labile resistenza alzava bandiera bianca ed il coetaneo si involava verso il traguardo lasciando ad ampio intervallo gli altri in aperta lotta per il podio. Medaglia d’argento per Natalina Wise e Ale Gocciadoro, sgusciati al largo di tutti con imperioso finish ricco di rimpianti, causa la forzata prigionia alla corda, mentre al terzo posto giungeva l’altro penalizzato, Newyork Newyork, occasionando una trio vicina ai novecento euro.