Trotto classico a Bologna con il G.P. Italia
BOLOGNA. L'Arcoveggio al centro della domenica del sulky con il Gran Premio Italia, da sempre il trampolino di lancio ideale per le ambizioni classiche di un tre anni indigeno. Il miglio della classica felsinea vanta un prestigioso albo d'oro con nomi come Mistero e Bordo, i mangelliani Gualdo e Qurago, quindi, in epoca piu' recente, Esotico Prad e Lancaster Om, fino a cavalli che sul vellutato anello inaugurato nel 1932 firmarono prestazioni cronometriche strepitose, come Giulia Grif, Main Wise As e Oropuro Bar.
Quest’anno saranno dieci i candidati al podio felsineo, con il facoltoso Toronto As ad aprire la sfilata dei partecipanti portando in dote la guida sbarazzina di Giampaolo Minnucci ed il sapiente training di Mauro Baroncini, nonché continui progressi ed una duttilità tattica che ne fanno uno dei soggetti maggiormente attesi in chiave vittoria. Genealogia regale per la velocista Tiffany Caf, forgiata da Biagio Lo Verde, la portacolori sicula ha iniziato presto la sua carriera agonistica inanellando un tris di buon auspicio e sale in Emilia accompagnata dalla fiducia del suo ispirato interprete Davide Di Stefano, mentre ai suoi fianchi, si avvierà Tudor Dany Grif, un erede del grande Varenne che il “giuliano” Paolo Romanelli affida all’esperto Giuseppe Pietro Maisto, dopo un prudente rientro preceduto dal brillante terzo posto nel romano Allevatori.
Chioma bionda, modello accattivante, Tedo Fks è la proposta del veneto Massimo Trevellin, allenatore dal talento spesso sottovalutato, che grazie al Love You nato nelle campagne padovane torna in prima classe sognando il Derby romano di inizi ottobre, un progetto ambizioso autorizzato anche dalle ultime due convincenti affermazioni proprio all'Arcoveggio. E' della partita, con la griffe dei Jet a segnalare un'altra promessa dal mantello sauro, quel Tinamo Jet che nel corso dell’inverno ha scalato prepotentemente il rating della leva 2012 inanellando un successo dietro l'altro sulla direttrice Roma/Napoli e che troverà in Roberto Andreghetti l’interprete ideale per ribadire la nuova dimensione agonistica.
Soggetto in notevole espansione tecnica, potrebbe essere lui il nome nuovo rivelato da una corsa come l'Italia che segnala sempre qualcosa d'importante nel lungo cammino classico che porta al focus del Nastro Azzurro. Per Teresita Wise la trasferta sotto le Due Torri rappresenta un serio esame per testare le legittime ambizioni in prima classe, con Andrea Guzzinati e la sua proverbiale sagacia tattica a gestirne le mosse dalla seconda fila. Compagine di spessore, Ehlert, Bellei e giubba Verner per Telecomando Ok, altro indefesso viaggiatore, che sin dai primi vagiti agonistici ha varcato i confini nazionali per raggiungere con buoni risultati le Scandinavia ed al ritorno, ha sfiorato il successo nel Gran Criterium partendo da favorito. Alla rentrée stagionale sulla pista, il targato Ok ha preso l'ambio a 600 dal palo dopo corsa dispendiosa nella prima metà, con la leadership conquistata dopo duello prolungato.
Vanta non pochi estimatori un performer di notevolissimo rendimento come Timone Ek: l'alfiere del Granducato non teme le risalite e porta in dote l’alloro vittorioso in quel di Firenze, preceduto da un podio nel prestigioso Verroken sulla carbonella di Vincennes al cospetto dei migliori coetanei francesi.
BOLOGNA. L'Arcoveggio al centro della domenica del sulky con il Gran Premio Italia, da sempre il trampolino di lancio ideale per le ambizioni classiche di un tre anni indigeno. Il miglio della classica felsinea vanta un prestigioso albo d'oro con nomi come Mistero e Bordo, i mangelliani Gualdo e Qurago, quindi, in epoca piu' recente, Esotico Prad e Lancaster Om, fino a cavalli che sul vellutato anello inaugurato nel 1932 firmarono prestazioni cronometriche strepitose, come Giulia Grif, Main Wise As e Oropuro Bar.
Quest’anno saranno dieci i candidati al podio felsineo, con il facoltoso Toronto As ad aprire la sfilata dei partecipanti portando in dote la guida sbarazzina di Giampaolo Minnucci ed il sapiente training di Mauro Baroncini, nonché continui progressi ed una duttilità tattica che ne fanno uno dei soggetti maggiormente attesi in chiave vittoria. Genealogia regale per la velocista Tiffany Caf, forgiata da Biagio Lo Verde, la portacolori sicula ha iniziato presto la sua carriera agonistica inanellando un tris di buon auspicio e sale in Emilia accompagnata dalla fiducia del suo ispirato interprete Davide Di Stefano, mentre ai suoi fianchi, si avvierà Tudor Dany Grif, un erede del grande Varenne che il “giuliano” Paolo Romanelli affida all’esperto Giuseppe Pietro Maisto, dopo un prudente rientro preceduto dal brillante terzo posto nel romano Allevatori.
Chioma bionda, modello accattivante, Tedo Fks è la proposta del veneto Massimo Trevellin, allenatore dal talento spesso sottovalutato, che grazie al Love You nato nelle campagne padovane torna in prima classe sognando il Derby romano di inizi ottobre, un progetto ambizioso autorizzato anche dalle ultime due convincenti affermazioni proprio all'Arcoveggio. E' della partita, con la griffe dei Jet a segnalare un'altra promessa dal mantello sauro, quel Tinamo Jet che nel corso dell’inverno ha scalato prepotentemente il rating della leva 2012 inanellando un successo dietro l'altro sulla direttrice Roma/Napoli e che troverà in Roberto Andreghetti l’interprete ideale per ribadire la nuova dimensione agonistica.
Soggetto in notevole espansione tecnica, potrebbe essere lui il nome nuovo rivelato da una corsa come l'Italia che segnala sempre qualcosa d'importante nel lungo cammino classico che porta al focus del Nastro Azzurro. Per Teresita Wise la trasferta sotto le Due Torri rappresenta un serio esame per testare le legittime ambizioni in prima classe, con Andrea Guzzinati e la sua proverbiale sagacia tattica a gestirne le mosse dalla seconda fila. Compagine di spessore, Ehlert, Bellei e giubba Verner per Telecomando Ok, altro indefesso viaggiatore, che sin dai primi vagiti agonistici ha varcato i confini nazionali per raggiungere con buoni risultati le Scandinavia ed al ritorno, ha sfiorato il successo nel Gran Criterium partendo da favorito. Alla rentrée stagionale sulla pista, il targato Ok ha preso l'ambio a 600 dal palo dopo corsa dispendiosa nella prima metà, con la leadership conquistata dopo duello prolungato.
Vanta non pochi estimatori un performer di notevolissimo rendimento come Timone Ek: l'alfiere del Granducato non teme le risalite e porta in dote l’alloro vittorioso in quel di Firenze, preceduto da un podio nel prestigioso Verroken sulla carbonella di Vincennes al cospetto dei migliori coetanei francesi.