Sopran Pechino si conferma nel Gran Premio Città di Varese
VARESE. La settantatreesima edizione del Gran Premio Città di Varese è entrata nella storia e non solo perché, per la prima volta, questo handicap principale (di tipo A) è andato in scena a settembre.
L' assolo di Sopran Pechino rimarrà tra le più belle corse della storia delle Bettole perché il sauro di cinque anni da Galileo Gold e Green Oasis, già vincitore lo scorso anno, ha saputo ripetersi, facendo valere l’ottima forma che il 16 agosto gli aveva permesso di centrare la Coppa del Mare a Livorno e il 28 luglio gli aveva regalato, a Merano, il Premio Bolzano.
Se il bis nel Città di Varese è una cosa rara, che finora potevano vantare solo altri cinque purosangue (Origano, a segno nel 1960 e nel 1961, Wayne, 1973-1975, Jean d’Or, 1977-1978, London Bank, 1999-2000 e Zundapp, 2012-2013), il tris consecutivo per un allenatore e una scuderia non si ripeteva dal triennio 1959-1961, quando Giannino Miliani aveva sellato Ecate e Origano (autore del primo bis nel Gran Premio), entrambi portacolori della Razza La Novella.
Questa volta il tris di fila lo ha calato Bruno Grizzetti, sia come trainer che come proprietario, perché dopo il successo del 2022 con Lagomago, affidato a Dario Di Tocco, è arrivata la doppietta di Sopran Pechino e Dario Vargiu.
Il fantino, in momento di sublime ispirazione in questa estate sugli ippodromi nazionali, ha vinto anche le prime quattro corse della serata, in sella a Beau Shadow, Rosa dei Venti, Cosmic Luck e Vero Atleta. Dario è stato perfetto, marchiando il Città di Varese con il settimo sigillo.
Nessuno jockey ha vinto così tanto in questa corsa, che aveva già conquistato con Storm Mountain, nel 2008, con Storming Loose, nel 2011, con Shukal, nel 2015, con Pretending, nel 2018, con Blu Navy Seal, nel 2019, e con Sopran Pechino l’anno scorso. Per Grizzetti è l’undicesima vittoria nel Gran Premio.
Sugli scudi anche Rainmaker, secondo come nella passata edizione ed autore di una prova coraggiosa: il passista allenato da Elisabetta Savelli ha agito da front runner, respingendo sul finire della dritta di fronte un attacco di Wide Sea, poi ha allungato ancora con belle folate nei primi metri della retta d'arrivo. Nulla ha potuto contro lo scatto di Sopran Pechino, ma è il cavallo montato da Malune è restato in quota nel finale respingendo il grigio Anthony, uno dei giovani che hanno ben figurato, visto che quarta e' la coetanea Garbo, unica femmina in gara, e quinto Capotempesta, dopo l’intervento dei commissari, che hanno messo fuori gioco Merlano, per la sollecitazione avuta alle gabbie di partenza.
LA CRONACA DELLA CORSA - All'apertura delle gabbie Rainmaker assume il comando delle operazioni nei confronti di Tendentious, terzo galoppa Wide Sea, mentre alle sue spalle hanno preso posto Sopran Pechino, largo e il grigio Anthony, che galoppa all'interno, mentre l'atteso Permare scivola gradatamente nelle posizioni di retroguardia.
Lo schema non varia fino ai 1000 metri conclusivi quando sulla dirittura di fronte, avvicinandosi alla piegata finale, Rainmaker aumenta l'andatura sotto la pressione costante di Wide Sea mentre cala Tendentious e al largo si affaccia Sopran Pechino, a contatto anche Anthony, poi Merlano. Rainmaker si libera di Wide Sea sulla piegata conclusiva ed è inseguit oda Sopran Pechino, poi Anthoy, Merlano, Garbo e Capotempesta. In dirittura Rainmaker si allunga ancora con azione brillante allo steccato ma al suo esterno si profila la sagoma di Sopran Pechino, con Dario Vargiu che chiama allo scatto il sauro della Grizzetti Galoppo che passa ai 200 finali e si stacca con un paio di lunghezze di vantaggio nei confronti di Rainmaker, ottimo secondo nei confronti del grigio Anthony e della femmina Garbo.