Royal Ascot. Mattatori Gosden e Ryan Moore
INGHILTERRA. Si è conclusa la splendida settimana di Royal Ascot. Con le Diamond Jubilee è andato in archivio il meeting più affascinante del mondo, tempo di bilanci e consultivi per una cinque giorni che ha raccolto un bacino d’utenza molto importante. L’appuntamento è rimandato all’ultima settimana di luglio, quando Sabato 26 il teatro regale ospiterà le King George and Queen Elizabeth Stakes. E’ stato il Royal Ascot di John Gosden, il trainer di Clarehaven attuale leader della classifica, mattatore assoluto delle classiche, ma anche quello dello straordinario Ryan Moore, jockey nativo della balneare Brighton che anche nell’ultimo convegno ha messo a segno una tripletta. Ascot amaro per gli emiri Godolphin e la famiglia al Maktoum, nessun segno di vittoria per i colori blues di Bin Rashid, puntuale invece per gli irlandesi, che pur senza particolari squilli di Coolmore, hanno avuto in Edward Lynam un sorprendente protagonista.
Il trainer di Dunshaughlin ha portato a casa ben tre gare classiche di cui due di gruppo uno, presentando soltanto quattro soggetti. Uno strike rate straordinario grazie soprattutto alle vittorie di Sole Power nelle King’s Stand, e quella odierna di Slade Power nelle Diamond Jubilee , alle quali vanno sommate il successo di Anthem Alexander nelle Queen Mary. Pur con qualche brivido finale, Slade Power ha vinto con assoluto merito la gara per velocisti, nonostante uno scarto finale ed il palese intralcio al compagno di viaggio di Michael Tabor Due Diligence, sacrificato ma probabilmente a traguardo ormai acquisito.
Wayne Lordan lo ha gestito lungo il percorso in modo perfetto, galoppando bene in spalla ai veloci Astaire e Gordon Lord Byron, pronto a scattare ai 200 finali e ribadire la propria superiorità, in una gara che sarebbe stata ineccepeibile senza la sbavatura conclusiva. Interessante anche il finale di Aljamaheer che Roger Varian ha riscoperto velocista, quindi Music Master ed American Devil. Le Hardwicke di gruppo due sul miglio e mezzo in preparazione alle King George, sono state cosa di proprietà di Sir Michael Stoute, cinque vittorie nelle ultime nove edizioni per il trainer di Zanzibar, che ha sellato ai primi due posti Telescope e Hillstar.
Devastante il figlio di Galileo che dopo due secondi posti consecutivi, ha trovato le condizioni ideali per poter esprimere tutte le proprie potenzialità, dilatando il proprio vantaggio con irrisoria facilità negli ultimi 300 metri; sfortunato lo stablemate Hillstar, già vincitore di questa prova, in sella al quale Frankie Dettori ha dovuto dribblare molti ostacoli prima di trovare la luce necessaria per poter correre ed emergere al secondo posto avanti al coraggioso Pether’s Moon.