Piazza di Siena, Moneta e Neptune vincono le sei barriere...con tenerezza!
Quando l'affetto per il proprio compagno di viaggio paga.. Chapeau a Luca Maria Moneta, non solo per la sua vittoria meritata nelle Sei Barriere.
Anche quest'anno l'appuntamento del tardo pomeriggio del sabato ha portato fiumi di spettatori nell'ovale più amato della primavera equestre romana. Una volta era la Potenza, oggi sono le Sei Barriere Loro Piana a costituire la competizione spettacolare e, se così si può dire, ludica dello CSIO.
Una linea di sei verticali, due tempi tra l'uno e l'altro e, infine, altezze da capogiro al termine della combinazione. Dieci partenti, otto italiani, quattro barrage e tanta emozione.
Al primo Jump off, quello che ha visto l'ultimo verticale da 1.60 metri, sono passati tutti tranne il giovane Cristofoletti che, in sella a Cucuma, ha commesso un errore in uscita della lunga combinazione.
Gli ostacoli si alzano e si arriva al metro e settantacinque, ancora una volta tutti puliti tranne Eugenio Grimaldi con Womone.
Si alza ancora, terzo Jump Off, un metro e novanta, altezza che porta all'errore sei cavalieri lasciando aperti i giochi solamente per Matteo Cialdi, Filippo Moyersoen e Luca Maria Moneta.
La trepidazione è al culmine, il silenzio si fa teso quando Vezzani alza l'ultimo elemento a due metri, la voglia di scoprire quale binomio riuscirà a passare un ostacolo così alto riempie il cuore di tutti.
Moyersoen a pochi minuti dall'inizio del quarto e ultimo barrage decide di ritirare il suo Loro Piana Bellami e la gara, quindi, rimane aperta solo per Cialdi e Moneta.
Parte Matteo, qualche tempo di galoppo per il suo meraviglioso castrone grigio di otto anni Lindiamo, un alt e via verso i quattro elementi della combinazione, due sono stati tolti al secondo barrage.
Arriva l'errore purtroppo, soprattutto perché a cadere non è stata la barriera del verticale di due metri, ma quella del terzo elemento.
Ora la possibilità di vincere la categoria è incredibilmente vicina e complessa per l'italiano Luca Moneta che fa il suo ingresso in campo con Neptune Brecourt, cavallo di punta per molti anni nella scuderia
del cavaliere che ora riserva solamente per alcune occasioni speciali, scelta che a giudicare dai risultati funziona.
Ma il momento più magico non è stato quello in cui Neptune e Luca hanno superato senza errori i quattro verticali, compreso quello finale da due metri, no: la magia è avvenuta prima. Luca ha portato il
suo Neptune davanti all'enorme verticale, silenzio, un sorriso, un sussurro, una carezza e...un premio. La mano del cavaliere si è avvicinata alla bocca di Neptune dove ha lasciato cadere un dolcetto
per cavalli o, forse, una carota, non ci è dato sapere. La ricompensa prima della vittoria è qualcosa di veramente raro, la fiducia e l'affetto sincero che questo cavaliere ha dimostrato al proprio compagno ha commosso tutta la tribuna, o meglio chi è riuscito a notarlo. Non è stato un gesto plateale, un'azione che richiedeva in cambio approvazione dal pubblico, è stato solo un momento intimo tra i due che, per molti, è valso più della vittoria in sé. Di nuovo Chapeau a Moneta e al suo grande esempio e, naturalmente, complimenti per la vittoria che, al contrario di quel piccolo momento, è nota a tutti.