Piazza di Siena, il premio fratelli D'Inzeo vola oltre oceano
Anche questa ottantatreesima edizione di Piazza di Siena si è conclusa. Volano sempre troppo in fretta i giorni magici in cui Roma si trasforma nella casa dell'equitazione mondiale. A consolarci, però, sono i nomi che hanno firmato questo “arrivederci”.
E' stato, infatti, il premio memorial fratelli D'Inzeo a chiudere il sipario delle premiazioni, conquistato dall'amazzone statunitense Laura Kraut.
Da due anni questo trofeo, istituito proprio dalle famiglie di Piero e Raimondo D'Inzeo, in coincidenza anche con la dedica al “Memorial” di tutto lo Csio, spetta all'atleta che riesce a conquistare il miglior risultato tra il Piccolo Gran Premio e il Gran Premio Città di Roma: non una cosa da niente, quindi, tenendo conto della grande difficoltà di questi due percorsi.
Il merito e l'onore questa volta volano oltreoceano verso gli Stati Uniti insieme alla bionda amazzone americana, grazie al doppio percorso netto, nella gara sul metro e cinquantacinque, di ieri e alle 4 penalità alla fine della seconda manche nel metro e sessanta di oggi.
Una cerimonia speciale, non tanto per la scenografia o il contesto sempre meravigliosi. A creare un alone quasi mistico su questo riconoscimento è proprio il ricordo di quei due "mostri sacri", come ancora li definiscono i compagni che hanno avuto la fortuna di gareggiare insieme a Piero e Raimondo. Una preziosa fusione di bronzo e argento, creata ad hoc per l'occasione dal prestigioso bronzista Marco Riccardi, è passata dalle mani di Cristina e di Guido D'Inzeo, rispettivamente figli di Piero e di Raimondo, accompagnati da Beatrice Guarducci, nipote di Pietro, alla talentuosa, e forse è dir poco, Laura Kraut. Un oggetto che, oltre ad essere bello e prezioso, ha un valore inestimabile per gli amanti dell'equitazione perchè porta il nome di due atleti che sono ancora leggenda, stimati e ammirati dal mondo intero. Un simbolo di grande equitazione, di grande rispetto per il proprio compagno di gare, il cavallo, e di grande amore per lo sport. Sicuramente una soddisfazione enorme per l’atleta statunitense.
Adesso non ci rimane che attendere la prossima edizione, con l’ardente speranza che questo premio prima o poi giunga tra le mani di un azzurro.