Modena, sintesi intervento di Remo Chiodi al convegno sulla gestione delle scommesse ippiche
Grande partecipazione per il convegno sulla gestione delle scommesse ippiche e il rilancio del settore organizzato dal presidente dell'ippodromo Ghirlandina di Modena ,dott. Alessandro Arletti, con la partecipazione di tutte le categorie del settore ippico e dei rappresentanti delle istituzioni.
Accelerare la riforma delle scommesse e la nascita di una agenzia ippica specializzata: questo l'accordo raggiunto, per poter procedere insieme alle Istituzioni. a riacquisire un ruolo da protagonisti nella gestione delle scommesse ippiche in Italia
Riprendere il ruolo da protagonisti nella gestione delle scommesse ippiche in Italia e recuperare la quota di mercato persa: è questo l'obiettivo al centro della riunione delle categorie del settore ippico nazionale che si è svolto all'ippodromo Ghirlandina di Modena.
Una occasione unica che ha visto tutte le unite per discutere il futuro del settore ippico in sinergia con le istituzioni.
In un contesto in cui le scommesse ippiche hanno perso quote di mercato fino a scendere a meno dello 0,5% della raccolta complessiva del gioco in Italia, fanno notare gli organizzatori, questa iniziativa mira a garantire la sostenibilità del settore e la tutela degli operatori ippici in tutto il Paese.
Il settore del gioco in Italia ha generato nel 2022 oltre 136 miliardi di euro, con le sole slot, VLT e giochi di carte on line che superano gli 87 miliardi di euro (Dati ADM 2022). Tuttavia, le scommesse ippiche, ridotte ormai a meno dello 0,5% del mercato, rappresentano per migliaia di famiglie impiegate direttamente e indirettamente nel settore, l'unica speranza per un futuro migliore, per la salvaguardia delle strutture pubbliche e private , dei centri di allevamento e allenamento , delle scuderie e degli ippodromi presenti nei Comuni italiani.
Le categorie si sono riunite con l'intento di riportare in seno al settore ippico la gestione delle scommesse per dare finalmente voce agli effettivi protagonisti della filiera. Si tratta di riottenere, dopo anni di forzata assenza la giusta quota di mercato, salvaguardando così migliaia di posti di lavoro e garantendo un futuro sostenibile per l'intero settore.
Il Convegno si è aperto con l'intervento del Dott. Remo Chiodi, direttore della Direzione generale per l'ippica del Masaf il quale ha riconfermato che Il rilancio del settore passa anche dalla governance, dagli sponsor e dalla qualità degli ippodromi.
"Quello di oggi è un evento importante, che nasce dal basso, dalle associazioni di categorie, che punta ad attirare l'attenzione del Governo e delle istituzioni su un tema centrale per il rilancio del comparto: quello delle scommesse.
È un tema sul quale siamo stiamo lavorando, ne abbiamo parlato anche a Fieracavalli Verona, con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con il direttore centrale Giochi Mario Lollobrigida, con il quale siamo costantemente in contatto.
"Per approcciare questo tema c'è un dato fondamentale da cui partire: oggi la differenza fra le entrate dei proventi di gioco e la spesa per il mantenimento del settore è di oltre 110 milioni l'anno in negativo. Un dato che ci deve far riflettere: l'ippica è in forte perdita, e questa non dovuta solo al sistema di gioco.
Quello della riforma delle scommesse ippiche è uno dei pilastri per il rilancio dell'ippica, ma bisogna anche lavorare su tanti altri aspetti, alcuni legati alla governance. Il settore infatti non riesce ad essere gestito efficacemente con una gestione di tipo ministeriale, in quanto le logiche della Pubblica amministrazione mal si conciliano con un settore che necessita di grande flessibilità e dinamismo. Non è un caso che all'estero venga gestito con gestione semi privatistica o privatistica.
Poi c'è il tema della sostenibilità economica e finanziaria: qui le scommesse hanno un ruolo centrale, ma dobbiamo lavorare sulle sponsorizzazioni, sul miglioramento della capacità organizzativa degli eventi, per far sì che un evento ippico diventi un momento di spettacolo, sia in grado di competere con l'offerta generale dei servizi e delle attrazioni, che non sono più paragonabili a quelle del passato quando andare all'ippodromo era un avvenimento.
Perciò, bisogna essere bravi a rinnovarsi, a proporre uno spettacolo più accattivante, attraente, inserendo nel programma eventi collaterali.
Inoltre, bisogna lavorare anche sulla capacità degli ippodromi di offrire una migliore ospitalità: alcune strutture non sono in linea con standard minimi accettabili. Non meno importante, è anche sviluppare tematiche di natura culturale, ed etica. L'ippica deve superare il gap di godere di una cattiva reputazione ricostruendo la stima verso gli operatori e promuovendo la conoscenza di quelle emozioni che è in grado di regalarci questo sport, che è anche spettacolo".
In conclusione Chiodi invita le associazioni del trotto e del galoppo a "elaborare una proposta, una sorta di position paper che possa essere utile per continuare a lavorare al fine di recepire le considerazioni e le istanze delle associazioni di categoria".