Merano. Gran Premio durissimo, domina il francese Le Costaud
MERANO. Un saggio di classe quello del bellissimo sauro francese Le Costaud nella 79° edizione del Gran Premio Merano. L’allievo di Guillaume Macaire, con in sella James Revely si è imposto nel ricco steeple chase in una corsa all’insegna della selezione. Il ritmo impresso alla prova, sui 5000 metri e 24 impegnativi ostacoli, da Santo Cerro, giovane steepler di 5 anni, ha via via sgranato il gruppo, dal quale erano presto usciti di scena per cadute Volcancito e Notti Magiche. A ridosso di Santo Cerro, in giubba arancione, aveva preso posizione in giallo e nero Ole Caballero, mentre terzo galoppava Company of Ring, a contatto anche Le Costaud mentre il Superstite veleggiava intorno alla sesta posizione. Posizione molto arretrata nel plotone, come suo solito, per uno dei più attesi Al Bustan mentre l’altro francese Defit D’Estruval stentava fin dalle prime fasi di gara tanto da fermare sul percorso.
I cavalli saltavano bene la fence e passavano la riviera senza grossi mutamenti allo schema con ancora Santo Cerro ad indicare la strada ai compagni di viaggio. A quel punto, Revely decideva di muovere e si faceva sotto, portando Le Costaud a contatto con il battistrada. Intanto, fermava Sam Noir e con i cavalli che andavano alla diagonale prima dell’ultimo passaggio dalla curva di Marlengo, Le Costaud prendeva in mano le operazioni e rilevava al comando Santo Cerro, mentre ancora la giubba rosa con disco bianco di Al Bustan navigava nelle retrovie. Company Of Ring era ancora vitale ma avvicinandosi gli ultimi 800 metri di gara cadeva, forse per aver esaurito le forze su una distanza non nelle sue corde. Si andava sul rettilineo opposto verso l’arginello con Le Costaud adesso in fuga e inseguito da Santo Cerro mentre dal gruppo, finalmente, muoveva anche l’attendista Al Bustan. Verso la piegata Le Costaud sembrava padrone della corsa e su un Santo Cerro ancora generosamente in quota si faceva sotto a grandi folate quel sontuoso finisseur di Al Bustan.
Il finale di corsa avrebbe scritto la caduta di un soggetto come Il Superstite salito all’ultimo momento sul treno del Merano, praticamente alla dichiarazione dei partenti. La dirittura non aveva esaurito le emozioni perché Al Bustan si lanciava generosamente all’inseguimento di Le Costaud, che però da soggetto di notevole statura tecnica e atletica – era il più bello di gran lunga al tondino – non fletteva e meritatamente trionfava nella 79° edizione del Merano, relegando al ruolo di runner up il detentore del titolo, con un encomiabile Santo Cerro che giungeva terzo. Una selezione forse mai vista nelle ultime dieci edizioni della corsa, vedeva addirittura il quarto, Nando, primo dei cavalli della scuderia in giallo e nero, figurare ‘lontano’ nella velina dell’ordine d’arrivo che ha visto passare il traguardo soltanto 6 dei 12 cavalli partiti. Al quinto posto Ole Caballero, sesto Alcydon Fan. Il trainer Guillaume Macaire ha colto il quinto successo nel Merano (dopo Tempo d’Or, Rigoureux, 2 volte, e Chercheur d’Or) mentre per il jockey James Reveley si tratta della terza affermazione.
In una giornata all’insegna dell’eleganza, di un ippodromo immerso in uno scenario incantato, ci sono stati altri due gran premi importanti, come La Gran Siepi dei 4 anni, vinta dal cèco Stuke, in una bella interpretazione di Josef Vana jr, sull’italiano Live Your Life, e il Gran Criterium d’Autunno, la siepi per i migliori tre anni, con un arrivo da brividi risolto per mezza lunghezza dalla francese Athena Du Berlais capace di bruciare sul traguardo King Heart che dopo aver guidato la corsa era ritornato in dirittura attaccando il grigio Leonardo Da Vinci che si era presentato da vincitore ai 300 finali di una corsa in siepi dalla bellezza rapinosa.