Galoppo. Prix Jean Prat vinto da Charm Spirit
CHANTILLY. Nel giorno dei festeggiamenti molto caro ai francesi per la presa della Bastiglia, a Chantilly erano di scena i tre anni sul miglio del Jean Prat, prova di gruppo uno potenziale test per il Jacques Le Marois in programma ad Agosto a Deauville. Il successo non è sfuggito all’atteso Charm Spirit, proprietà qatariana ma training francese di Freddy Head, la cui ultima vittoria a questa gara risaliva alla stagione 2008 grazie al successo di Tamayuz, che un mese più tardi firmò poi il successo proprio nel Le Marois per i colori di Hamdan al Maktoum. Vincitore del Djebel e del Boussac, il figlio di Invincibile Spirit non aveva demeritato a Newmarket nelle 2000 Ghinee, dribblando la Poule D’Essai, un errore che Head non avrebbe voluto commettere come dichiarerà poi nel dopo gara.
Olivier Peslier ha gestito come da copione nel migliore dei modi il tre anni, battendo le vie più brevi pronto a sfruttare la deviazione interna del pacemaker Yuften, decisiva nell’economia della gara (l’inglese poi distanziato al quarto posto per grave danneggiamento sull’accorrente La Hoguette, sfilando all’interno dell’altro british Shifting Power per poi transitare sul traguardo con una mezza lunghezza sull’allievo di William Haggas, come detto retrocesso a tavolino. Secondo Shifting Power, terza La Hoguette allieva di Jean Cloud Rouget (figlia di Le Havre) che a corsa regolare avrebbe potuto osare qualcosa in più.
Freddy Head dichiarava nel dopo gara: “Non ho scelto l’impegno giusto correndo le 2000 Ghinee, la Poule D’Essai sarebbe stata più indicata per la sue caratteristiche. E’ sempre stato un buon cavallo, veritiero freddo e molto rilassato, ed oggi il suo finale è stato estremamente significativo.” Peslier commentava nel post corsa: “Molto soddisfatto per aver vinto la quarta volta questa gara. L’allenatore mi ha chiesto di aspettare il momento giusto ed è andato tutto bene. Difficile al momento ipotizzare un suo impegno nel Marois, nel frattempo ci godiamo la vittoria poi valuteremo.”
Gloria anche per gli italiani nel tradizionale handicap della Festa Nazionale.
Interpretazione fantastica da parte di Cristian Demuro in sella a Blue Panis, allievo di Fabrice Chappet che dopo il secondo posto conquistato a Longchamp nel Prix de L’Ilè de La Cite, è riuscito in tale impresa dopo aver colto un passaggio straordinario in mezzo al folto drappello, utile a piegare il fuggitivo Khefyn. (m.calch.)