Fuoristrada nel Parco dell'Aveto. Come è possibile?
È appeso alla sbarra che impedisce al traffico veicolare privato l’ingresso nella riserva generale della Foresta Demaniale delle Lame, il cartello che avvisa della manifestazione di domenica 26 settembre. Una manifestazione sportiva non competitiva “fuoristradistica 4X4” che prevede il passaggio di 40 jeep in uno dei luoghi protetti più belli e suggestivi di tutta la Liguria. Il cartello precisa ”sarà fatto del nostro meglio per non arrecare disturbo a escursionisti e ciclisti”. Precisazione che sembra ancora di più una presa in giro nella giornata dei sentieri liguri. Ma nessuno, finora, si è preoccupato del disturbo che si può arrecare alla fauna e alla flora tutelate, in teoria, da quell’Ente che ha autorizzato la manifestazione stessa. Siamo in un parco naturale, il cui fatto stesso di esistere dovrebbe impedire manifestazioni di questo tipo, i cui obiettivi dovrebbero essere conservazione della biodiversità, sviluppo (sostenibile!) ed educazione. L’area, nell’entroterra del Tigullio, è un parco regionale, poco più di 3000 ha, la cui estensione negli anni si è sempre più ridotta, erosa dagli interessi di privati che mai ne hanno compreso il valore. Ma adesso è troppo, se la Natura non può parlare, a darle voce sono le guide ambientali escursionistiche della Liguria che chiedono come sia possibile che il Consiglio direttivo del Parco abbia potuto dare il consenso. L’ area è inoltre “Zona Speciale di Conservazione”, ZSC (secondo la Direttiva Europa “Habitat” 92/43/CEE), il cui scopo è "salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato" (art 2). Le guide, tutte persone con competenze professionali e accademiche, sottolineano come una manifestazione di questo tipo possa essere ancora più impattante proprio perché normalmente non è concesso il passaggio di mezzi a motore (se non dei Carabinieri Forestali o del Parco stesso per motivi di ricerca e di lavoro). La fauna locale, infatti, in luoghi protetti come questo non è abituata al passaggio di mezzi e, con le recenti piogge e il clima umido, moltissimi anfibi (tutelati dall’art. 16 della Legge regionale 10 luglio 2009, n. 28) in questi giorni si sposteranno, finendo inevitabilmente vittime del passaggio di 160 ruote motrici. Un massacro annunciato! Anche l’ex Presidente del Parco dell’Aveto, Giuseppe Maggiolo, si unisce allo sconcerto: “pur nei controlli, nelle precauzioni e nelle misure che di certo sono state previste per questo evento, il mio pensiero è che una manifestazione siffatta debba essere svolta al di fuori di qualsiasi area protetta, specie se così sensibile come la zona delle Lame - Agoraie”. C’è da chiedersi chi si prenderà la responsabilità di aver creato un precedente del genere che avrà conseguenze pesantissime sul benessere della fauna e di tutta l’area in generale. In questa storia a perderci non è solo il Parco dell’Aveto, ma tutti noi, il cui benessere e salute dipendono dalla biodiversità. Ma ancora non lo abbiamo capito.
Laura Arciola Guglielmo Bellone Marco Bertolini Marina Chella Davide Costa Giulia Cozzino Mara Iervasi Evelina Isola Giuseppe Maggiolo Marian Mocanu Gabriella Motta Guglielmo Nencioli Rosa Bianca Paneri Greta Pastorino Andrea Percivale Heidi Pfeiffer Pietro Piana Chiara Polla Andrea Pucci Mauro Raco Roberto Rinaldi Sabrina Russo Marco Salvo Silvia Simonelli Roberto Spada Stefano Spadacini Marco Trombino Britta Ullrich