Capannelle, Ebano d'Arc vince il G.P. Anact maschi
Una continua alternanza di “bombe d’acqua” e fugaci sortite di uno splendido sole ha fatto da scenario per la finale maschile dell’edizione 2022 del Gran Premio Anact – Memorial Ubaldo La Porta (€. 154.000 – mt. 1.640 – per maschi indigeni di 2 anni). Pista inevitabilmente “lavata” e quindi dura (soprattutto nelle corsie più interne) all’ippodromo delle Capannelle per l’ultima giornata dell’anno gratificata dalla disputa di due grandi premi.
In pista i dodici finalisti promossi dalle quattro prove eliminatorie disputate negli ippodromi di Milano, Foggia, Modena e Napoli. Ebano d’Arc, a segno in maniera convincente nella batteria napoletana, è riuscito ad imporsi di stretta misura al termine di un ottimo percorso esterno e grazie all’abile guida di un catch-driver di grande caratura come Andrea Guzzinati.
Il figlio di Bird Parker, allenato da Marco Smorgon, è avanzato presto a lato del battistrada dal via Energy King Gar (in sulky al quale Antonio Simioli era riuscito a cogliere avvio memorabile in 27.8 dal numero esterno della prima fila) e già prima di metà gara è andato a proporre forcing progressivo sul battistrada per contrastare il deciso attacco (28.3 il parziale dagli 800 ai 400 finali) operato in terza ruota da Encierro. In retta di arrivo Ebano d’Arc ha perseverato nella sua progressione riuscendo a piegare la coriacea resistenza di Energy King Gar ma ha dovuto nel contempo fronteggiare la minaccia esterna dell’atteso Edy Girifalco Gio che dopo aver seguito la lotta prolungata dei primi da spettatore interessato veniva proposto all’attacco al centro pista da Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata.
Nelle battute finali Edy Girifalco Gio recuperava terreno nei confronti di Ebano d’Arc che però aveva la grinta, il coraggio e le energie per resistere e centrare il prestigioso traguardo con mezza testa di vantaggio a media di 1.14.1. Energy King Gar rimaneva buon terzo precedendo chiaramente Eminem Font ed Equipe della casa che, entrambi penalizzati dal numero di partenza in seconda fila, dovevano accontentarsi di