Autonomia Ippica, il testo ufficiale
AUTONOMIA IPPICA è la denominazione e allo stesso tempo l’obiettivo che un gruppo di persone si propone per rilanciare il settore allevamento, corse, spettacolo, ponendosi in netta contrapposizione alle varie Leghe e Unioni Ippiche e ispirandosi ai concetti veri di autonomia, imprenditorialità e managerialità, senza il minimo aiuto da parte dello Stato Italiano.
Un’impresa produttiva autosufficiente si sottrae anche a ogni e qualsiasi “ricatto” da parte della politica.
L’atto fondante dovrà essere il testo del disegno di Legge in sede deliberante che la Commissione Permanente Finanze della Camera dei Deputati o del Senato della Repubblica Italiana dovrà approvare: l’esatto contrario di quello approvato nel corso della seduta di Martedì 27 Giugno 1995, su proposta del Sen. Libero Gualtieri coadiuvato dai colleghi Visentini, Salvi, Cavazzuti, Mancino, Ramponi, Pinto, Vigevani, Sellitti, Salvato, La Loggia, Tabladini e Ronchi, che introduceva il riversamento o Totalizzatore Nazionale.
Dodici punti così articolati:
1) ISTITUZIONE DELL’ENTE ECONOMICO STRUMENTALE “AUTORITA’ IPPICA NAZIONALE” E DELLA “IPPICA BANCA SPA”
Con Decreto Ministeriale viene istituita l’ “Autorità Ippica Nazionale”, ente economico strumentale del MIPAF con al vertice un Direttore Generale affiancato da uno staff tecnico molto ridotto. L’Ente sarà finanziato da una percentuale sui movimenti delle scommesse al Totalizzatore, a quota fissa, generata da ippodromi, allibratori e sale corse. L’Ente costituirà altresì l’ “IPPICA BANCA S.p.A.” che sarà gestita da un Consiglio di Amministrazione di 3 persone, con un Amministratore Delegato e un Presidente, sul modello Weatherbys e da uno staff ridottissimo e sarà finanziata dalla gestione delle operazioni bancarie che avranno un costo (minimo) per la clientela.
2) ELIMINAZIONE DEL SISTEMA DI SCOMMESSE COSIDDETTO A RIVERSAMENTO
L’errore del Giugno 1995, quando la Commissione Finanze del Senato della Repubblica Italiana, su proposta del Sen. Libero Gualtieri, approvò un Decreto che imponeva il riversamento, poi indicato come Totalizzatore Nazionale, causa prima del disastro dell’ippica, deve essere riparato. Ricordiamo che a ogni corsa che si disputa in Italia l’UNIRE perde soldi aumentando in continuazione i propri debiti;
3) ELIMINAZIONE DEL PERVERSO RAPPORTO IPPICA – SALE CORSE
Nell’anno 2013, non è concepibile che, per la semplice vendita dei biglietti del Totalizzatore Nazionale, senza il minimo rischio d’impresa, le sale corse percepiscano il 42,50% del prezzo del prodotto, che è tra l’altro fuori mercato perché troppo caro;
4) TRASFORMAZIONE DEGLI IPPODROMI IN UNITA’ IMPRENDITORIALI AUTONOME
Ogni ippodromo dovrà autogestirsi con: 1) i proventi del proprio Totalizzatore, 2) con gli ingressi nelle giornate di corse, 3) con i proventi del corporate entertainment, 4) con i proventi degli sponsors, 5) con i proventi, in entrata e in uscita, del simulcasting sia con altri ippodromi Italiani sia con ippodromi stranieri, applicando le regole in uso in tutto il mondo (massa comune), 6) con i proventi delle slot – machines istallate sull’ippodromo e programmate secondo parametri lasciati alla decisione del management, sganciati dal sistema Nazionale, considerato lo stato di decozione del settore ippico, 7) dai proventi, per gli ippodromi maggiori, della gestione del segnale televisivo e della trasmissione delle corse, 8) da una forma di GPT (Gross Profit Tax) che i bookmakers verseranno per la loro attività che sarà completa (nel senso che sui campi di corse potranno accettare scommesse su qualsiasi avvenimento autorizzato dall’Autorità preposta (AAMS), 9) da altra forma di GPT che le sale corse pagheranno per accettare scommesse, a quota fissa, sulle corse organizzate;
5) AUTODETERMINAZIONE DEI PRELIEVI
Ogni ippodromo potrà stabilire i prelievi sulle scommesse al Totalizzatore che intenderà autorizzare e promuovere, in concorrenza con gli altri ippodromi, che potranno richiedere l’autorizzazione al simulcasting e alla ricezione del segnale televisivo così come potranno fare le sale corse;
6) PRESENTAZIONE DI CALENDARIO E MONTEPREMI DA PARTE DI OGNI IPPODROMO
Ogni ippodromo, all’inizio dell’anno, dovrà presentare alla “Autorità Ippica Nazionale” del Ministero dell’Agricoltura il calendario delle giornate di corse, specificando il totale dell’ammontare dei premi che saranno distribuiti a proprietari e ad allevatori;
7) FUNZIONI DELLA “IPPICA BANCA SPA” E FIDEJUSSIONI A GARANZIA DEI PREMI
Ogni ippodromo verserà a IPPICA BANCA S.p.A. (posseduta al 100% dall’ “Autorità Ippica Nazionale”) le somme di cui al punto 5) o depositerà adeguata fidejussione bancaria, in modo che i premi possano essere liquidati, a chi compete, entro i 15 giorni successivi alla disputa della corsa, una volta che le procedure anti–doping saranno state passate indenni dai cavalli aventi diritto ai premi; ogni proprietario, allevatore, fantino, guidatore, allenatore, (oltre agli ippodromi), dovrà aprire un conto presso IPPICA BANCA S.p.A. la quale gestirà i rapporti tra i sopra indicati soggetti; IPPICA BANCA S.p.A. potrà concedere mutui a tassi agevolati a quegli ippodromi che ne faranno richiesta e che saranno in regola con i parametri economico–finanziari previsti, per opere di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, etc.;
8) COMPETENZE AUTORIZZATIVE DELLA “AUTORITA’ IPPICA NAZIONALE” E CONTROLLO DELLE CORSE AGLI IPPODROMI
Il rilascio di patenti, autorizzazioni, etc., la disciplina delle corse sarà gestito dalla “Autorità Ippica Nazionale”, mentre il controllo anti–doping, la designazione e la retribuzione di Commissari e Funzionari avverrà ad opera di ogni ippodromo;
9) DUE CIRCUITI PER GLI IPPODROMI
In Italia ci saranno due circuiti: il circuito maggiore (Milano Trotto e Galoppo, Roma Trotto e Galoppo, Bologna Trotto, Pisa Galoppo, Napoli Trotto e Galoppo) e il circuito minore cui potranno aderire gli altri ippodromi; anche nelle giornate non di corse tutti gli ippodromi potranno funzionare da hubs per il simulcasting;
10) GESTIONE TV AGLI IPPODROMI ED ARMONIZZAZIONE DEL CALENDARIO ALL’ “AUTORITA’ IPPICA NAZIONALE”
La TV sarà gestita dagli ippodromi maggiori, attraverso una Società / Consorzio, cui spetterà anche la negoziazione, in entrata e in uscita, per tutti gli ippodromi che ne faranno richiesta, dei diritti televisivi e dei diritti alle scommesse (simulcasting e quota fissa per conto degli allibratori iscritti in apposito albo, con determinare garanzie economiche, e abilitati a operare - la Società o Consorzio percepirà delle commissioni (minime) per ogni operazione condotta a termine - ; ogni giorno dell’anno (Natale escluso) non potranno essere in funzione in Italia più di quattro ippodromi del circuito maggiore (due per il Trotto e due per il Galoppo) e il calendario delle grandi corse sarà armonizzato dall’ “Autorità Ippica Nazionale” così come quello di routine; gli ippodromi del circuito minore avranno accesso, una tantum, al circuito TV Nazionale, in occasione di speciali giornate di corse e parteciperanno, nell’occasione, ai dividendi maturati;
11) GIORNATE SPECIALI DI CORSE
Sia per il Trotto sia per il Galoppo gli ippodromi maggiori organizzeranno, a rotazione, ogni anno una giornata speciale di corse del tipo Breeders’ Cup, interamente finanziata secondo i concetti esposti nei vari punti che precedono. Ogni Sabato, sul modello Inglese, gli ippodromi maggiori organizzeranno lo Scoop6. La Società o Consorzio che gestirà la TV, che negozierà i diritti TV e per le scommesse sia con gli ippodromi Italiani sia con gli ippodromi stranieri, avrà un Consiglio di Amministrazione di 5 membri, un Amministratore Delegato e un Presidente, che, obbligatoriamente, dovranno parlare almeno Italiano ed Inglese, oltre ad avere comprovata esperienza ippica a livello Internazionale.
12) LINEE GUIDA PER IL GOVERNO
I predetti punti costituiscono le linee-guida per l’adozione di un Decreto Ministeriale (o per un Decreto Legislativo) che riformi l’Ippica Italiana in modo sano e trasparente.