La società Ippodromi Agnano si batte per i lavoratori
COMUNICATO di Gaetano Papalia amministratore unico della Ippodromi Agnano S.p.a :"La Società “Ippodromi Agnano SpA”, legittima ed esclusiva titolare del contratto di locazione dell’ippodromo di Agnano, d’intesa con la Società “Agnano Service srl”, non si opporrà ad una gestione provvisoria dell’impianto flegreo ai fini della ripresa dell’attività di corse e della organizzazione del Gran Premio Lotteria, mettendo a gratuita disposizione del Comune di Napoli anche i propri mezzi, impianti ed attrezzature, fermo restando che sia formalmente e sostanzialmente preventivamente garantita, dall’eventuale terzo gestore dell’ippodromo, l’incondizionata conservazione degli attuali posti di lavoro (76 unità a tempo pieno e 48 unità part-time), con le analoghe modalità ed alle medesime condizioni contrattuali previste dal Piano Industriale AGNANO FORUM e, comunque sia, condivise con le OOSS territoriali e la R.S.U..
Le predette Società, nel corso della prossima settimana, provvederanno a presentare al Tribunale di Napoli istanza di concordato preventivo con la contestuale richiesta al giudice competente di disporre che una quota-parte dei crediti maturati nei confronti dell’A.S.S.I. venga liquidata e destinata, nel più breve tempo possibile, al pagamento delle spettanze arretrate dei dipendenti.
Riteniamo che tale decisione, impregiudicata la tutela dei nostri diritti, sia un doveroso atto morale nei confronti di lavoratori che da circa 13 anni hanno prestato la loro leale e fattiva collaborazione alle nostre Società, ricevendone puntualmente le relative legittime retribuzioni, fino a che, da circa 8 mesi, la sciagurata gestione della crisi ippica da parte dell’A.S.S.I. ha portato alla paralisi economico-finanziaria gli ippodromi metropolitani, Agnano incluso. In tal senso va chiarito, una volta per tutte, che al momento in cui l’A.S.S.I. dispose arbitrariamente il blocco dei corrispettivi (5 luglio 2012), la “Ippodromi Agnano SpA” era fornita di regolare DURC e non era soggetta ad alcun fermo da parte di Equitalia. Le rivendicazioni dell’ente esattoriale sono successive e conseguenti ai mancati pagamenti della stessa A.S.S.I., unica responsabile della crisi aziendale in atto.