Ricerca: maurizio vignuda - 14 articoli
Ad Ascot è il “giorno delle signore”. O meglio, sarebbe stato se non si fosse messo di mezzo il covid 19.
Manca, così, la tradizionale parata dei cappellini colorati e a volte pittoreschi, da sempre parte integrante del più celebre dei meeting ippici. E’ davvero un peccato, ma, anche senza il pubblico, lo spettacolo è garantito.
Signori, giù il cappello: c’è la Gold Cup, la Coppa d’oro , corsa di gruppo 1,riservata agli specialisti del fondo, dai quattro anni in su. 4.014 metri da percorrere su un terreno reso un po’ pesante dalla pioggia, ma pur sempre agibile..Martedì 16 giugno 2020. In diretta televisiva mi godo l’apertura del meeting ippico più celebre al mondo: il Royal Ascot. Quello dei reali inglesi, tanto per essere ancora più chiari.
Tocca alla Queen Anne Stakes, corsa di gruppo 1 sul classico miglio (1609 metri) , riservata ai cavalli di quattro anni e oltre. Il meglio che c’è in campo internazionale.
L’atmosfera irreale per la mancanza di pubblico non riesce nemmeno a scalfire il fascino della pista verde che presenta un terreno buono-soffice per le recenti piogge...Una scultura a tutto tondo, quasi sempre in bronzo, che raffigura un uomo in sella a un cavallo: così viene definita una statua o monumento equestre.
Pensate che, in base ai “Cataloghi Regionari”, una sorta di elenco dei monumenti dell’antica Roma, nel IV secolo d. C. avremmo ammirato, in città, addirittura ventidue ( o ventitrè, secondo un’altra versione ) statue equestri di bronzo...A qualcuno dice niente il gioco di Troia( ludus o lusus Troiae ) ?
Non era una gara, ma, appunto, un vero e proprio “gioco”: una sorta di esibizione a cavallo, peraltro assai impegnativa.
Ne erano protagonisti i giovani appartenenti alle famiglie nobili dell’antica Roma, che davano vita a questa manifestazione equestre quando venivano fatte le dediche ai templi o per festeggiare importanti vittorie dell’esercito romano o in occasione dei funerali degli imperatori...
Mi scusi per il titolo.Lo so che è stato congedato col grado di generale.Ma per tutti gli appassionati di equitazione(me compreso) resta il Colonnello per antonomasia.
Permette? Volevo ringraziarLa,veramente di cuore,per tutte le gioie che hanno reso più bella la mia vita,almeno in campo sportivo.
Emozioni incomparabili,ancora e sempre vive in me.
L’ho vista vincere,dal vivo,per 14 volte.
Come dimenticare i due trionfi con Easter Light nel Gran Premio Roma(1973 e 1976) e i quattro successi nel Premio delle Nazioni (1974-1975-1976-1977)?...Giulio Cesare, che dire ?
Indubbiamente, un grandissimo personaggio nella storia di Roma antica,
Straordinario generale ed abile politico; conquistatore della Gallia... delle donne e dittatore a vita. Tanti colossali progetti, per una Roma sempre più bella e grandiosa, sfumati per la prematura morte alle Idi di marzo del 44 a. C...ADRIANO, uno dei più grandi imperatori romani. È noto il suo amore per l’arte e la cultura.Basti ricordare che il Pantheon,il monumento meglio conservato di Roma antica,è giunto fino a noi nel rifacimento adrianeo.
Meno conosciuto,ma comunque degno di nota,è l’autentico amore di Adriano per i suoi cavalli...AI NOSTRI TEMPI, anche se gli stadi tendono a svuotarsi soprattutto a causa dell’invadenza massiccia della televisione, il calcio resta, in Italia, lo spettacolo sportivo più seguito e popolare. L’ippica,invece, langue e attraversa una crisi veramente nera...