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A questa storia non avrei mai creduto se non l’avessi vissuta in prima persona. Altro protagonista Giampiero Brotto. Ottimo veterinario, specializzato in cavalli da corsa, soprattutto grande esperto di ippica internazionale. Fu lui a comprare, per conto di Luciano Gaucci, Tony Bin per pochi soldi alle aste dei puledri in Irlanda: il brutto anatroccolo che sarebbe diventato un campione vero. A questo punto, dobbiamo fare un passo indietro nel tempo. Anno 1988, siamo a Parigi, o meglio all’ippodromo di Longchamp al Bois...
ROMA. Bandiere a mezz'asta nel galoppo. E' morto Luigi Camici. Aveva 93 anni ed è stato uno dei più grandi allenatori nella storia del turf italiano. Toscano di nascita, era cugino di Enrico Camici, il leggendario fantino di Ribot.
Aveva cominciato la sua gavetta presso la Scuderia Mantova, che ha amato profondamente tanto è vero che nel suo cuore ha sempre avuto un posto d'onore il Derby vinto con Leon de San Marco per la giubba verde con tracolla gialla...ROMA. Nel giorno in cui il trotto rende omaggio a due dei suoi "Padri fondatori" Paolo e Orsino Orsi Mangelli, l'ippica si veste a lutto per la scomparsa di Pio Bruni, che si è serenamente spento nella sua Milano all'età di 101 anni. Non a caso, il sindaco Beppe Sala gli aveva recentemente conferito l'Ambrogino d'Oro proprio per festeggiarne il centenario.
Classe 1918, aveva fatto parte del Savoia Cavalleria come sottotenente del quinto squadrone mitraglieri...C’era una volta un’ippica ricca e felice, nata dalla cosiddetta Legge Mangelli del 1942. Paolo Orsi Mangelli, detto “il conte di nailon” per essere stato tra i primi a capire l’importanza delle fibre sintetiche, era romagnolo e irruppe nel trotto con la sua capacità imprenditoriale, come allevatore e proprietario di scuderia. La legge n.315 consisteva in poche righe e avrebbe avuto bisogno di un regolamento di attuazione che non fu mai scritto. Mangelli la concepì d’accordo con Federico Tesio, il mago del galoppo, e riuscì a farla passare per la sua amicizia personale con Benito Mussolini...
E' morto il re, viva il re. Stiamo parlando del Derby del trotto a Roma. L'ippodromo di Tor di Valle, che è stato il suo palcoscenico per più di 50 anni, adesso è il muro del pianto di tutta l'Ippica Italiana (doppia maiuscola, non è un errore). L'ippodromo delle Capannelle, che domenica prossima ospiterà la prima edizione del nuovo corso, mantiene un profilo basso, anzi bassissimo, quasi avesse paura di essere sommerso da qualche polemica dell'ultimora.
Al momento attuale, a parte i cavalli partenti nel Derby e nelle ricchissime corse di contorno, si sa solo che alle Capannelle ci sarà ancora Via Lattea...Domenica conclusiva dell'edizione 2014 dei World Equestrian Games 2014. Terrà banco la finale a quattro del salto ostacoli nello stadio d'Ornano a Caen, dopo la quale ci sarà la cerimonia di chiusura. La Francia esulta perchè a gonfie vele tra i quattro finalisti c'è il veterano Patrice Delaveau con il suo Orient Express HDC. Nella semifinale odierna il binomio transalpino si è fatto applaudire per un doppio percorso netto, che alcuni tecnici non hanno esitato a definire "un capolavoro di equitazione, generosità e armonia"...
Ufficiale, gentiluomo, cavaliere ai limiti della perfezione. Piero D’Inzeo qualche mese dopo la festa alla Società Ippica Romana per i suoi 90 anni aveva dovuto rendere l’estremo saluto a Raimondo, tra l’altro con una lettera sobria ma venuta dal profondo del cuore, in cui aveva giocato ancora con il fatto di essere stato battuto per l’ennesima volta dal fratello di due anni più piccolo.
Se qualcuno avesse voluto fare un monumento all’archetipo dell’Ufficiale del ventesimo secolo, avrebbe dovuto inevitabilmente ispirarsi a Piero D’Inzeo. Impeccabile in divisa e nella vita..."Prendiamo un foglio di carta e cominciamo a scrivere". Così disse Sandro Viani, presidente degli allevatori del trotto, anni fa durante una puntata del talk show televisivo No Problem... Ippica. Allora Ministro dell'Agricoltura era Luca Zaia, che in quei giorni tentava di dare un nuovo assetto all'ippica italiana con i cosiddetti Stati Generali, da lui ritenuti fondamentali per una sostanziale riforma.
Prendiamo un foglio di carta... Viani esortava a fare chiarezza nell'elenco dei grandi premi, attribuendo a ognuno l'effettivo valore tecnico e sportivo. Il problema torna attuale oggi, all'indomani del Derby-day a Napoli e in attesa della riunione programmatica convocata per il 9 gennaio dal Ministero dell'agricoltura.