Ricerca: franco quartieri - 4 articoli
NON CI SONO DUBBI. Alcuni degli anni terminanti con l’otto, come quello in cui siamo da poco entrati, si sono rivelati memorabili, e addirittura sono passati alla storia. Il 1948 vide la nascita della Costituzione Italiana dopo guerra, referendum istituzionale, fascismo e vicissitudini varie; assai meno nobilmente, il ’68 tenne a battesimo la grande contestazione che per qualche po’ di bene ha anche arrecato grossi equivoci, confusione e regressi...
LA PRIMA BEFANA che ricordo… non venne. Avevo chiesto un cavallino di stoffa verde, 30-40 cm al massimo, ripieno di segatura, che avevo visto in una botteguccia di giocattoli: lo desideravo da tanto tempo, questa volta ci contavo proprio. Ci fu la classica emozionata attesa, ci furono le solite promesse di fare il bravo; ma ci fu anche uno sgarbato “allarme”...
LA MIA PRIMA IMMAGINE “da vicino” di Paolo Orsi Mangelli? Fine settembre 1959, Gran Premio Continentale a Bologna. Vince Erro, e l’anziano conte (quasi ottantenne) ritira la coppa dalle mani dell’ing. Riccardo Grassi, gestore dell’Arcoveggio. Contento, lo è. Ma qualcosa di lui sembra dire: sciocchezze, un mio cavallo che vince, sai la novità. L’uomo era anche questo. Il labbro pesante, scettico più che beffardo, indicava grande caparbietà e dominio degli altri, magari temperato da un rivolo di insopprimibile bonarietà targata Romagna. Comunque mi colpì, quell’uomo che 30 anni prima aveva dato rigore e grande vivacità, in Italia, all’allevamento del trotto; uno per il quale si era arrivati a dire “Chi non è mangelliano scagli la prima pietra”...
TORNESE E CREVALCORE. Qualcuno li aveva battezzati i Dioscuri del trotto. Tornese e Crevalcore. Il biondo e il moro. E nell’Italia dei Guelfi e Ghibellini, di Binda-Guerra e Bartali-Coppi, un dualismo così aspro aveva acceso gli animi, sconfinando dalla cerchia strettamente ippica. Ne sapeva, e ne parlava, anche l’uomo della strada...
Pagina 1 di 1
- 1
- 1