Giulio Cesare, un gigante anche a cavallo
Giulio Cesare, che dire ?
Indubbiamente, un grandissimo personaggio nella storia di Roma antica,
Straordinario generale ed abile politico; conquistatore della Gallia... delle donne e dittatore a vita. Tanti colossali progetti, per una Roma sempre più bella e grandiosa, sfumati per la prematura morte alle Idi di marzo del 44 a. C.
Tutti conoscono le sue virtù,
Ma non tutti sanno che fu anche un abilissimo cavaliere .
Infatti Giulio Cesare, fin da bambino, imparò, con naturalezza e senza problemi , ad andare a cavallo (v. Plutarco ,”Cesare”,par. 17 ) .
Lo stesso scrittore greco ci informa che l’eroe di tante battaglie , sempre quando era appena un fanciullo , si divertiva spesso a spingere il suo cavallo in uno sfrenato galoppo, addirittura “con le mani intrecciate dietro la schiena” !
In base a quanto scrive lo storico Svetonio ("Vite dei Cesari", libro I, par. 61 ) , Cesare disponeva di un cavallo davvero eccezionale ( “equo insigni” ) con piedi “quasi umani” e “zoccoli come dita” .
Cesare fu molto legato al suo cavallo , sia perché gli era nato in casa , sia, soprattutto, in relazione alla profetica previsione degli indovini (gli aruspici ), secondo la quale l’animale “significava il dominio del mondo (“imperium orbis terrae” ) per il suo padrone” .
Non è difficile , quindi , immaginare come Cesare allevasse il cavallo (il cui nome , a quanto consta, non è attestato dalle fonti) con estrema cura, compiendo ogni giorno esercizi di equitazione .
A conferma della maestria del celebre dittatore, va sottolineato che il grande Giulio riuscì, per primo, a montare il cavallo , in effetti così riottoso da non poter sopportare di essere cavalcato da altri .
Dell’amore , poi , per il suo partner equino fa fede , ammesso che ce ne fosse bisogno , la statua a lui dedicata da Giulio Cesare davanti al tempio di Venere Genitrice nell’omonimo Foro .
Insomma, è proprio il caso di dire che, nella specie trattasi di un vero “D’Inzeo ante litteram” !