"Ma l'ippica a Montecatini ha un futuro?"
GABRIELE BALDI, presidente dell'Associazione Nazionale Allenatori Guidatori Trotto, ha inviato la seguente lettera aperta al Sindaco di Montecatini:
"Egregio Signor Sindaco,
Le scrivo questa lettera aperta per sollecitare un suo intervento nella situazione dell'ippodromo Sesana. Come lei ben sa, dall'inizio della stagione di corse la Trenno con atto arbitrario che abbiamo legalmente contestato e per il quale siamo in attesa del pronunciamento prossimo di un altro grado di giudizio, ha disconosciuto il diritto dei cavalli da corsa ad occupare i box e ad allenarsi nella pista, usufruendo di quei servizi regolarmente contrattualizzati negli accordi con Trenno e per i quali i miei assistiti in questi anni hanno erogato alla società di corse i canoni di affitto. Ma il punto è un altro e rappresenta il motivo per il quale le scrivo. Da qualche giorno la situazione all'interno dell'ippodromo, per i sessanta cavalli ancora di stanza, è diventata insostenibile e pericolosa.
"Dopo la chiusura della pista con il metodo, mi consenta di dire, vergognoso dei lucchetti, siamo arrivati ad altri gesti che ribadiscono il paradigma di una volontà di Trenno di dismettere l'ippodromo, con un sequel di atti arroganti, che calpestano i diritti acquisiti degli operatori senza prendere in considerazione, con arroganza, la sentenza del Tribunale di Pistoia visto che la causa in oggetto verrà trattata il giorno 27 settembre p.v..
Un'ippica senza futuro a Montecatini quella che il decisionismo di un gruppo proprietario che non rispetta un corretto self agreement di relazioni con gli operatori e che sfrattando i cavalli dagli ippodromi - anche San Siro trotto vive una svolta epocale simmetrica con quella montecatinese - mette al centro soltanto i dividendi degli azionisti anzichè hippos - cioè quello splendido animale motore, protagonista e volano dello sviluppo dell'ippica come grande spettacolo sportivo come ci insegna il mondo anglosassone ma anche nuovi mondi in espansione come il Giappone, l'Australia e Dubai. Da qualche giorno all'ippodromo di Montecatini l'accesso all'area scuderie è possibile soltanto attraverso il tornello che si apre strusciando l'apposita tessera magnetica, visto che il cancello grande che permetteva l'ingresso ai fornitori di paglia, fieno, mangimi e altro e' stato sigillato. Oltre a questo anche il piccolo pistino e' stato chiuso posizionando l'autobotte davanti all'ingresso, impedendo così ai cavalli che sono ancora all'interno della struttura (circa 60) di poter non dico essere allenati ma almeno movimentati.
"Voglio ricordarle che per un cavallo potersi muovere e poter esercitare un minimo di attività fisica non è soltanto al fine agonistico ma un fattore di vitale importanza per la loro salute psico-fisica. Trenno prosegue a San Siro e al Sesana con i suoi bollettini di dismissione progressiva senza alcuna concertazione con gli operatori, imponendo dei diktat al personale che puntualmente esegue questi atti al limite della legalità e soprattutto privi di buon senso. Con i 19 dipendenti che dal 15 ottobre andranno in cassa integrazione, il futuro prossimo che si prospetta e' di un ippodromo praticamente abbandonato e non in condizioni di sicurezza per quei 60 cavalli che ancora vi soggiornano. Dove li mettiamo quei sessanta trottatori, generosi, sinceri che hanno accompagnato in questi anni i nostri piccoli grandi sogni di allenatori, proprietari e appassionati, gli amici anche dei montecatinesi in qualche ora di svago all'ippodromo con gli amici, la famiglia, i bambini?
"Egregio signor Sindaco, c'è una parte della Sua, della nostra bellissima cittadina termale che sta cadendo a pezzi, che è ormai una scatola vuota. Rischia di rimanere una striscia di sabbia deserta. E' il suo, il mio, il nostro, quello dei lettori e dei montecatinesi, vecchio caro e ippodromo Sesana.
Nella mia vita, di allenatore e guidatore, ho vinto e perduto lealmente sul traguardo tante corse. Questa battaglia, per i cavalli, per la loro salvaguardia, la sento più delle altre. Ed è per me più importante di un Derby o di un Prix d'Amérique, il sogno di ogni ippico. Perchè è una battaglia per i cavalli e per le corse a Montecatini. Per ribadire la speranza di un futuro contro la volontà di dismettere, di far scorrere i titoli di coda su una storia meravigliosa. E' una battaglia di valori per una città non per una lobby o per un partito. E intendo proseguirla, sensibilizzando l'opinione pubblica. Perche' èuna battaglia giusta: io credo ancora che l'ippodromo di Montecatini avrà un futuro solo se metterà i cavalli al centro del progetto.
Ma la Trenno ha ancora un progetto per l'ippica a Montecatini o quei cancelli, che i muri inaccessibili anche a chi porta la paglia, il fieno, le carote per i cavalli sono i titoli di coda di uno sport, le corse, e del suo ippodromo, il Sesana di Montecatini?
Aspetto una sua Gradita Risposta.
Molto cordialmente.
GABRIELE BALDI