"Ippica in agonia, nel 2017 morte certa"
Caro Direttore, ad Assisi l'8 Settembre c'è stata la conferenza stampa per dare il nome ad una cavallina albina, nata sotto la Basilica di Assisi, tenuta dal Frate Francescano Don Danilo Reverberi e di proprietà dell’Allevamento Sergio Carfagna. E’ stato un evento straordinario, in quanto la puledrina, figlia di 2 cavalli baio/scuri è stato l’unico caso in Europa ad essere nata albina, con gli occhi marroni. Si tratta a tutt’oggi di un unico caso di cavalla trottatrice al mondo. Questa nascita ha suscitato molte emozioni e la conferenza stampa è servita soprattutto per dare il nome alla cavalla. Don Danilo in puro stile Francescano ha scelto “Via Lattea”.
La conferenza è servita anche agli omaggi, come quella del Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, che insieme a Giorgio Galvani hanno presentato il libro “La scuderia dei miracoli”. Poi canzoni ed incantevoli cori, con tante dediche alla cavalla, per molti figlia del Destino, nata come segno di Pace Amore e Fratellanza fra gli uomini in un momento travagliato come questo. Anche il Vaticano si è interessato alle sorti della cavalla.
La conferenza però ha messo in luce anche la precarietà del mondo ippico, che stando alle parole del sottosegretario all’Agricoltura con delega all’Ippica On. Giuseppe Castiglione il 31/12/2016 è destinata a chiudere. Durante la conferenza la mia domanda è stata chiara: “Ringraziamo il Governo per quello che è stato fatto negli ultimi tempi, che siamo passati da una situazione drammatica ad una difficile, ma abbiamo anche capito che comunque se tutto va molto bene nel 2017 non ci sarà più l’ippica. Cosa dovremo fare alle prossime aste? Quale è il consiglio da dare agli allevatori? Continuare a produrre oppure smettere?”
La risposta è stata altrettanto chiara: effettivamente a tutt’oggi non si vede come l’ippica possa pensare di continuare l’attività dopo il 2016. “E’ una scommessa” - ha detto Castiglione - ci sarà la privatizzazione e con quello che guadagna oggi l’ippica è impensabile poter sperare di correre. Dovremo da oggi tutti insieme trovare nuove soluzioni. A questo punto io ho ribattuto chiedendo al Ministro a quali soluzioni si riferiva visto che sia i giochi sia le leggi le fanno i politici e non si vede nessun minimo cambiamento all’orizzonte. E’ nata l’idea quindi di creare una commissione fatta da parlamentari sia della maggioranza che dell’opposizione e da tutte le categorie dell’ippica, che si occupi in fretta e furia di risolvere il problema, altrimenti non ci sarà un domani".
E’ incredibile constatare che nessuno si è mosso di fronte a parole così precise e così nette. Eravamo in 50.000 (a ballare l’Alligalli) ora siamo in 30.000 (a ballare l’Alligalli) il 1° gennaio del 2017 nessuno più ballerà l’Alligalli. In un paese normale dopo queste dichiarazioni avremmo dovuto fermare totalmente tutto. Comunque l’ultima soluzione rimasta è di aderire all’invito di molti parlamentari che si sono detti da subito pronti a lavorare per risolvere il problema. L’idea è quella di ritrovarci presto in Parlamento con i rappresentanti delle categorie, degli ippodromi e dei gestori di gioco per scrivere tutti insieme un nuovo regolamento che possa farci uscire dalla palude. Ove si trovasse un accordo poi si potrebbe organizzare un convegno proprio ad Assisi e in onore di Via Lattea titolato La Rinascita dell’Ippica.
SALVATORE MATTII