Breve storia della UAE President Cup
Creata nel 1994 per diffondere in tutto il mondo la cultura e la tradizione del cavallo purosangue arabo, su volontà del compianto Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan (Presidente degli Emirati Arabi fino al 2004, anno della sua morte), l’UAE President Cup è arrivata alla 29ª edizione. Con un budget stanziato interamente dagli Emirati Arabi Uniti, la manifestazione è organizzata con il patrocinio del Presidente degli Emirati Arabi S.A. Sheikh Khalifa bin Zayed Al Nahyan ed è fortemente sostenuta da S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Principe ereditario di Abu Dhabi, con il seguito del fratello HH Sheikh Mansour bin Zayed Al Nahyan, quest’ultimo noto anche per essere dal 2008 il maggior azionista del Manchester City FC attraverso l’Abu Dhabi United Group, oltre che vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Presidenziali. Nell’ambito ippico, Sheikh Mansour in Francia con la sua Yas Horse Racing Management è il maggior proprietario di purosangue arabi da corsa. In quello calcistico, recentemente il Manchester City in Italia ha invece rilevato la proprietà del Palermo. LO SPIRITO ARABO Fin dall’inizio, gli Emirati Arabi Uniti hanno promosso e sostenuto il circuito dell’UAE President Cup principalmente per ricordare quello che è stato il ruolo significativo del purosangue arabo nella propria cultura ma anche nella storia dell’umanità (Napoleone montava regolarmente soltanto purosangue arabi e tutte le razze equine sono state migliorate e/o create in parte da stalloni e fattrici purosangue arabi), e per sottolineare come la diffusione del purosangue arabo nel mondo sia in costante crescita: ogni anno nuovi Paesi iniziano ad utilizzare aprono le loro corse a questi cavalli, in particolare a una disciplina impegnativa come l’endurance, con le sue gare di durata (previste anche sui 160 km). Un mondo in espansione, quello dei purosangue arabi, giovane ed estremamente vivo, sia nell’ippica che nell’equitazione. I PUROSANGUE ARABI IN ITALIA L’allevamento del purosangue arabo è in continua crescita anche in Italia, tanto nelle corse ippiche quanto nell’endurance. Nelle corse, negli ultimi anni ci sono stati diversi cavalli italiani protagonisti anche all’estero in importanti pattern race. Su tutti Urge di Gallura (nel 2016 vincitore di gruppo 2 in Inghilterra, a Newbury), ma vanno ricordati anche Lares de Piné (piazzato in gruppo 1 sempre a Newbury nel 2016), Eghel de Piné (vincitore negli Emirati Arabi e poi piazzato nell’UAE Derby ad Abu Dhabi) e Tembel de Piné (vincitore di 4 corse consecutive quest’anno in Qatar). Tra i più forti cavalli di sempre da endurance va segnalato Nopoli del Ma, montato in passato anche da Sheikh Mohammed e vincitore di alcune delle più importanti gare di endurance