Agenzie ippiche, diffida del SIAG ai Monopoli
Comunicato del SIAG: "Scrivo in qualità di legale rappresentante del SIAG Sindacato che raggruppa oltre 400 Operatori ippici (guidatori ed allenatori di cavalli per le corse al trotto).
Consta alla scrivente Associazione come nel 2016 vengano a scadenza le concessioni per la raccolta delle scommesse ippiche ed al contempo, a tutt’oggi (settembre 2015) ed a quanto è dato leggere nel sito istituzionale del MEF, non consta che sia stato promanato alcun bando apposito per tale causale . Orbene, poiché per legge il montepremi delle corse dei cavalli (e conseguentemente il ritorno economico per gli operatori ippici che imprendono nel settore) è formato anche attraverso quota di prelievo sulla raccolta delle scommesse ippiche, appare evidente l’indifferibile necessità di provvedere all’emanazione di apposito bando che stabilisca i requisiti per l’affidamento delle “nuove” concessioni, a far luogo dal 2016 in avanti.
Al pro è evidente che:
- ulteriori ritardi non consentiranno alle società interessate (italiane /europee) di poter valutare tempestivamente i requisiti di partecipazione ed eventualmente il piano industriale/economico necessario per tale attività (che deve essere necessariamente garantito sia dalla solidità economica del partecipante che a mezzo di apposite fideiussioni a garanzia dell’effettivo versamento delle relative quote di reparto;
- le attuali concessioni che prevedono un aggio pari all’incirca del 12% sul movimento di gioco costituiscono ingiustificata remunerazione per il concessionario (gli omologhi francesi percepiscono per quanto concerne la Tris Quartè Quintè aggi VERGOGNOSAMENTE più bassi ,si parla del 50% circa in meno e aumenti collegati solo alla produttività ! Per le restanti scommesse gli aggi sono differenziati ma sulla falsariga delle Tris e simili! Tralasciando per il momento la considerazione delle migliaia e migliaia di punti vendita del P.M.U al cospetto dei nostri ridicoli “Corner “) da cui consegue l’esiguità del ritorno (c.d. “pay-out”) al puntatore e, anche per tal ragione, la non appetibilità della scommessa ippica (non a caso in drammatico calo dal 1995 ad oggi);
– di contesto si segnala l’ulteriore ostacolo alla diffusione della scommessa ippica dato dalla tassazione attualmente vigente sugli esercenti l’attività di allibraggio (cosa distinta dalla scommessa a totalizzatore cui si riferiscono le concessioni di cui sopra), oggi tassati a monte sul movimento di gioco e non anche sugli utili eventualmente conseguiti, come per qualsiasi soggetto che svolge attività imprenditoriale.
Per tali ragioni lo scrivente Sindacato
INVITA E DIFFIDA
Il Ministero dell’Economia e Finanze nonché l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ad emanare immediatamente i bandi per la concessione della raccolta delle scommesse ippiche dal 2016 in avanti, prevedendo fra i requisiti sensibile riduzione dell’aggio previsto in favore dei concessionari nonché a voler adottare le iniziative volte alla ridefinizione della tassazione posta attualmente in capo agli esercenti l’attività di allibraggio.
Con riserva sin da ora di attivare le opportune iniziative legali (anche ed eventualmente per l’omissione di atti di ufficio se del caso) a tutela degli interessi degli operatori ippici associati al SIAG e non, soggetti già gravemente danneggiati dalle fallimentari politiche di gestione della scommessa ippica da parte degli odierni destinatari".
Gabriele Baldi
Legale Rappresentante SIAG