SuperFrustino, minuto per minuto la notte a Cesena
PUBBLICO delle grandi occasioni al Savio per la finale del Superfrustino 2009, uno dei must della stagione cesenate che quest’anno ha radunato sull’anello romagnolo davvero il gotha mondiale delle redini lunghe, con sette campioni tricolori sfidati dalla leggenda Jorma Kontjo, dalla sicurezza Jorgen Sjunnesson e dall’astro nascente del trotto transalpino Franck Nivard.
Non c’erano solo il trofeo e le sue combattute sfide agonistiche a calamitare le attenzioni dei diecimila e più della tribuna. Parentesi Tris alle 22.30 e sosta per i dieci campioni o almeno parte di essi in quanto la prova abbinata al terno ippico nazionale godeva della partecipazione di un autentico parterre dei roi come peraltro conferma l’ordine d’arrivo che recita ,primi Lebon di Jesolo/Bellei, secondi Latina Prav /Andreghetti e terzi Mega Lest e Roberto Vecchione.
Ora andiamo a raccontare, passo passo, il lungo itinere di una serata vissuta con intensa partecipazione dagli spettatori sin dalla manche d’apertura del SuperFrustino, nella quale gli anziani accompagnavano i dieci campioni in un incerto miglio con partenza dietro l’autostart per un successo assai sofferto ma meritato per Goo di Grana ed Enrico Bellei sugli iniziali leader Elogio Tab e Vecchione, mentre il terzo gradino del podio veniva occupato all’outsider Geans Model ben interpretato da Jorgen Sjunnesson. Intascati i primi dieci punti, Enrico Bellei è sceso in pista poco dopo con i galloni di favorito ben appuntati sulle spalline grazie alla qualità della sua Liberty Bi, dovendo però seguire la contesa dalle retrovie e plaudire la sicura corsa in avanti di Lastorre Guasimo e Jorma Kontjo sulla coraggiosa Let Me Run e Santo Mollo, mentre il podio è stato completato dal duo Lawsonite/Jorgen Sjunnesson.
Classifica fluida dopo due gare e grande desiderio di riscatto per chi sinora aveva raccolto solo piazzamenti o addirittura esibiva score assolutamente vuoto. Corsa combattuta ed epilogo a favore del rossoverde Ice Tea e di Vp Dell'Annuziata tenaci a mantenere la leadership sino in fondo per contenere il serrate di Isy Pan e Bellei, mentre per Italiano Gv e Jorma Kontjo il terzo posto rafforza una già lusinghiera classifica. La notte e le sue prime sentenze sportive arrivano alla settima corsa con la discesa nell’agone dei nostri eroi impegnati in un handicap davvero intricato nel quale l’austriaco Jazz Real ha regalato a Vp Dell'Annunziata il pass per la finale dopo percorso interamente all’esterno mentre il podio è stato completato da Griffith Valm ed un regolare Sjunnesson nonché dall’iniziale battistrada Isengard Sprint con Maisto in sulky.
Parziali mozzafiato alla ottava per il primo successo in serata di Roberto Andreghetti che ha proiettato in avanti Intillimani gestendone l’ardore sin sul palo dove, a media di 1.12.8, ha tenuto a bada Contrary e il carneade Valiant Chip.
Musi lunghi in scuderia alternati a tre facce concentrate e pronte a giocarsi il titolo nel last race: Enrico Bellei, Jorma Kontjo e il capoclassifica Vp Dell’Annunziata che scelgono rispettivamente Danubio Om, Elisir di Mar e Corsaro Zn. Pathos alle stelle durante le sgambature preliminari e applausi scroscianti per le tre star, con Elisir di Mar subito al comando e gli altri a pedinarlo sino ai quattrocento finali allorché Vp ha spostato al largo il suo Corsaro favorendo l’inserimento di Danubio che appena in dirittura ha infilato la via preferenziale per battere di un amen il leader e relegare il suo avversario storico ad un terzo posto carico di rimpianti per una condotta tattica discutibile.
FRANCESCA RITTI
Ufficio stampa Ippodromo di Cesena