Manifestazione al MIPAAF, forse una svolta nella crisi dell'ippica
FUMATA NERA ma non troppo questa mattina nella manifestazione dell’ippica a Roma, davanti la sede del Ministero delle Politiche Agricole a Via XX Settembre. Una delegazione di rappresentanti delle categorie – Carnevali, D’Alesio, Masini, Bezzera, Gragnaniello, Minopoli, Moscati – è stata ricevuta dal magistrato Brunella Bruno dell’Ufficio Legale del dicastero e dal capo di gabinetto Michele Corradino, ai quali sono stati esposti i motivi della protesta (in primis i mancati pagamenti dei premi, da nove mesi, che stanno mettendo in ginocchio il settore) e il non gradimento degli ippici sulla figura dell’attuale interlocutore - il dirigente MIPAF Stefano Vaccari – ritenuto inaffidabile dalle categorie.
“Abbiamo invece ricevuto una positiva impressione sull’interessamento della dottoressa Bruno ai nostri problemi” hanno dichiarato a una voce Isabella Bezzera e Fabio Carnevali, presidenti rispettivamente dell’Associazione Allevatori Cavalli Purosangue e Assogaloppo “La quale vuole prendere in esame il nostro ricorso al TAR avverso il cosidetto “decreto sozzeria” dell’ex ministro Catania che spalma i crediti 2012 dell’ippica sui prossimi tre anni. Ma soprattutto redigere un verbale di ogni incontro che avrà con le nostre rappresentanze. Cosa mai avvenuta in passato e che ci ha particolarmente colpito. Ci ha anche assicurato che, appena possibile, potremo avere un colloquio con il neo ministro Nunzia De Girolamo”.
Domani mattina alle 10.30 è stato fissato un nuovo rendez-vous con le categorie e gli esponenti odierni del MIPAF, in cui gli ippici ribadiranno il non gradimento di Vaccari. In proposito c’è da evidenziare la testimonianza di Gabriele Bietolini - una delle migliori fruste italiane, terzo ieri nel Premio Presidente della Repubblica – al quale Vaccari, durante l’ultimo incontro avuto con l’Unione Fantini, ha rivelato di giudicare l’ippica soltanto dal ritorno economico delle scommesse, mostrando pure perplessità che innalzando il pay-out (il ritorno allo scommettitore) lievitino le scommesse stesse. Accantonando pertanto ogni valore storico, tradizionale e spettacolare di galoppo e trotto. Insomma come se l’importanza dell’arte venisse valutata secondo l’incasso dei musei.
Sempre domani, ma alle 9, l’Unione Fantini avrà un nuovo incontro con il MIPAAF per sollecitare il ritorno ai pagamenti delle monte tramite le società di corse, vista la notevole attuale inadempienza di molte scuderie ad assolverle direttamente, come imposto dal Ministero. In queste ore i fantini sono in agitazione, non sono stati dichiarati i partenti delle corse di domani a San Siro mentre a Capannelle, sempre per domani, si è registrata l’astensione a montare dei jockey di prima fascia.