Gran Premio Merano, magia di una corsa senza età
MERANO, Non mette le rughe il Gran Premio di Merano, prova clou ell’ostacolismo nazionale, vertice della specialità nella conca di Maia, severo e pieno di insidie, non proprio un Grand National dove la fatica è tremenda, e nemmeno l’arduo cimento di Pardubice, ma col suo fascino e la sua durezza: un percorso che sembra non finire mai, 5000 metri che tengono il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo guizzo del vincitore salutato da un boato d’applausi.
Scorre rapida l’adrenalina negli appassionati sempre numerosi e attenti sulle tribune del glorioso ippodromo tra i monti di una valle incantata, smaniosi di assistere a una contesa senza eguali, una contesa che solo i grandi arrivano a dominare regalando emozioni incancellabili: Cogne nel cuore di tutti con due centri a 9 e 11 anni, Aegior plasmato dall'abile arte di Emilio Pozzoli, tre volte in trionfo (come Or Jack, asso di Francia), seppure nell’arco di sette stagioni, Tatti Jacopo, Spegasso e Chivas Regal e Trapezio e Conte Biancamano, nato sui prati di Maia, fino a Pigalle, l’espressione più alta , la quintessenza assoluta della classe e del vigore atletico, giubba di Dormello, training ancora di Pozzoli, nel cui solco il figlio Roberto conquisterà a distanza di anni un doppio leggendario con Miocamen.
La polvere del tempo non offusca il richiamo la suggestione di questa cavalcata nel vento che tutto l’Alto Adige vive con passione, bandiere e vessilli che ricordano agli ospiti l’importanza della gara, alberghi pronti ad accogliere con garbo e signorilità i visitatori, come l’hotel Meranerhof felice approdo di tanti ippici famosi, scrigno dorato di dolci ricordi e momenti indimenticabili.
Puntano in 13 quest’anno al successo, nomi eccellenti alcuni già protagonisti di questo evento che seduce, saltatori di vaglia, pronti a battersi senza risparmio per conquistare la gloria. I garretti sono caldi e tutti vorranno stupire: Mazhilis, a caccia di un doppio immediato per la gioia di Vana senior, Brouhgton (schierato dallo stesso preparatore) irresistibile nel Grande Steeple di Milano, Marinas,preceduto solo da Kazzio in questa prestigiosa meta nel 2015, Calisco de Kerser, applaudito a Strasburgo, Amour du Puy Noir, stella di Waregem, Al Bustan, quattro di fila per lui con un sigillo a Pardubice, senza dimenticare gli altri, tutti degni di apprezzamento, desiderosi di fare bene e uscire a testa alta dall’impegno di Maia, perché solo qui si vivono certe emozioni e si entra nella storia.