G.P. a Grosseto: il pronostico di Maniezzi campione uscente
GROSSETO. Saranno undici i soggetti partecipanti all’85esima edizione del Premio Città di Grosseto, la classica maremmana che meglio rappresenta il folclore e lo spirito di una località, fortemente radicata alle sue radici e alla passione per il mondo equino. Il formato handicap principale non ha tradito per l’ennesima volta le attese delle vigilia, dal quale ne è un uscita una periziata ben confezionata ed assai equilibrata. La gara rappresenta la migliore sintesi di quanto visto recentemente sul tracciato, ai rodati Punta di Diamante, Blaugrana, Stundaiu, Bridge Aniaf, Younger Years e la femmina Lady Penko, tutti reduci dal Giordano Massai, c’è da aggiungere l’eccitante coppia presentata da Stefano Botti, Screaming Eagle e Dragorama, preferiti a Zamuja e l’impressionante Meaning Of Life, quest’ultimo dirottato su manifestazioni a carattere più elevato. Al via anche la Razza dell’Olmo con la femmina Hurrimera, da Roma dichiarato partente Charlie Boy, allievo di Francesco Pisano che ha recentemente trovato la via della sua prima vittoria in quel di Napoli, quindi la connection campione in carica Marco Gasparini – Luca Maniezzi, che dopo il successo ottenuto con Carlwood Drive nella scorsa edizione, sarà al via con l’enigmatico Mossiere per i colori di Vincenzo Caldarola. Trecentosessantacinque giorni dopo, Luca Maniezzi in esclusiva per la nostra testata, ci ha parlato delle sue chance che ripone in sella a Mossiere, completando l’analisi del contesto soffermandosi anche sul resto del lotto partecipante al Grosseto. “Torno molto volentieri al Casalone dopo la vittoria ottenuta nella passata edizione. Grosseto è una pista molto lineare che permette ai cavalli di miglior qualità di potersi esprimere senza particolari difficoltà. Come lo scorso anno anche questa edizione mi pare una prova molto equilibrata, io sarò in sella a Mossiere, un cavallo di mezzi ma ancora molto alterno nel rendimento. Deve trovare la propria dimensione è un soggetto che sta facendo molta esperienza ed ha nelle sue corde la possibilità di far bene. La distanza non dovrebbe rappresentare un problema, i 1750 metri del Casalone sono idonei anche per un mezzofondista puro come lui, l’unico dubbio credo sia legato alla novità delle luci e alla mano sinistra, due fattori da tenere fortemente in considerazione. La corsa mi sembra molto equilibrata, la presenza dei Botti merita sempre assoluto rispetto, ma quelli che hanno già corso al Casalone, vedi Stundaiu che mi è piaciuto molto all’ultima e i vari Blaugrana, Punta di Diamante finito molto forte nel turno passato e Younger Years, siano tutti soggetti in grado di fare sua la corsa.” Maniezzi sarà in sella al vincitore dello scorso anno Carlwood Drive nel classico Umberto Lotti ed a proposito di ciò il jockey del lago maggiore ha dichiarato: “Il peso è molto impegnativo, ma spero ugualmente di correre da protagonista, la corsa è difficile ed aperta a varie soluzioni.”