Crisi dell'ippica. una proposta modesta
per la vera riforma dell'UNIRE
Caro Direttore, stavo riflettendo sulle drammatiche vicende dell`ippica italiana di questi giorni e sui pericoli di una "germanizzazione" del settore, cioe` sulla possibilita`, sempre piu` concreta, anzi direi nei fatti, che il nostro Paese segua la strada della Germania per quanto riguarda le corse dei cavalli. Brutta strada che ha portato, circa 12-14 anni fa, per vicende varie, al crollo delle scommesse ippiche, all`interno del mercato dei giochi piu` ricco d`Europa, in un paese con buoni risultati soprattutto nel galoppo e un valido allevamento. Adesso la Germania del trotto e del galoppo si e` un po` ripresa, ma ci sono stati lunghi anni di difficolta`, di chiusura di ippodromi, di cambi ai vertici delle strutture tecniche, di spostamento dei buoni soggetti all`estero per correre, di flessione del mercato allevatorio. Con le debite proporzioni (rispetto all`ampiezza del mercato dei giochi, ovviamente) e` quello che sta avvenendo da noi. Tremo solo a pensare a quali saranno i risultati delle scommesse dello scorso dicembre, che vedremo tra qualche giorno pubblicati da Aams.
Dopo queste non liete considerazioni, in attesa di un`auspicabile soluzione nel breve periodo che arresti il collasso del settore, vorrei esporre a grandissime linee una modesta proposta, che riguarda l`assetto dell`Assi, l`ex Unire e il suo futuro. Una trasformazione dell`ente in modo incisivo e funzionale, a partire dai fini istituzionali, potrebbe aiutare tutti gli operatori ad avere un interlocutore un po` piu` valido. E` anche un modo per rivitalizzare una struttura che ha passato tante traversie nell`ultimo decennio. Oltretutto mi pare una proposta senza costi aggiuntivi per la Pubblica Amministrazione e che su alcuni versanti potrebbe costituire un risparmio, anche se non immediato.
Procederei per punti.
1) Scioglimento dell`Assi e costituzione di due enti tecnici, uno per il galoppo e uno per il trotto. Il settore del cavallo da sella va al Mipaaf. Le corse del sella legate alle scommesse, quelle dell`angloarabo, vanno all`ente del galoppo, in quanto sono corse al galoppo.
2) I libri genealogici, tutti, vanno al Mipaaf. I programmi informatici per gestire il controllo produzione possono essere girati al Ministero, che gestisce i libri con l`aiuto delle Associazioni di razza, Anac, Anact e Anacaad. Un po` come in Francia con gli Haras Nationaux. Questo vale anche per l`anagrafe equina.
3) Gli enti tecnici si occupano di: calendario delle corse, stanziamento a premi, controlli antidoping, disciplina delle corse, giustizia sportiva, normativa regolamentare. Il calendario e` coordinato anche con Aams. E` quello che avviene in Francia con Cheval Francais, France Galop e il Pmu.
4) Il personale. 60 persone o piu` o meno, per ciascuno dei due enti tecnici. In Francia i due enti hanno circa 90 persone ciascuno, ma gestiscono anche i principali ippodromi, Longchamps, Vincennes, Enghien, Caen. I rimanenti impiegati, che sono sempre di meno, vanno al Mipaaf.
5) Con tali risorse e con l`ausilio dell`informatica si possone gestire tutte le problematiche amministrative e degli affari generali, come facevano una volta gli enti tecnici.
Potrebbe sembrare un ritorno al passato, ma solo in Italia esiste una struttura come l`Assi (o Unire) che si occupa di galoppo, trotto, cavallo da sella, libri genealogici e corse.
E` solo un`idea che mi e` venuta ripensando alle vicende degli ultimi anni, parlando con alcuni operatori e gettando uno sguardo anche in casa altrui.
Ti ringrazio per la consueta ospitalita`.
LETTERA FIRMATA