Un Gocciadoro nel Triossi? Sì, Always Ek
ROMA. La specialità del trotto all’ippodromo delle Capannelle ha chiuso il primo semestre di attività di questo incredibilmente anomalo 2020 nel migliore dei modi. Nella giornata festiva di San Pietro e Paolo, l’ippodromo della Via Appia ha infatti ospitato l’ultimo convegno di trotto di questa prima metà dell’anno (il ritorno del trotto è infatti calendarizzato ai primi del mese di settembre) mandando in scena due corse di gruppo 1 magnificamente confezionate: il Gran Premio Tino Triossi (€. 180.180 – gruppo 1 -mt. 2.100 per cavalli europei di 4 anni) e il Gran Premio Gaetano Turilli (€. 180.180 – gruppo 1 – mt. 2.100 per cavalli di 4 anni e oltre di ogni paese).
Cronologicamente sono scesi in pista prima i tredici protagonisti del Premio Tino Triossi nel quale il derbywinner Alrajah One (rientrato vincendo in maniera strepitosa a Padova) doveva confrontarsi con la “cavalleria” del Team Gocciadoro (ben sei i cavalli allenati a Noceto presentati da Alessandro e dal padre Enrico) capitanata dal fantastico Axl Rose, vincitore lo scorso anno di tutte le classiche riservate ai nati nel 2016 ad eccezione di uno sfortunato Derby.
I due più attesi sono stati puntuali protagonisti della corsa, ma entrambi non sono stati capaci di tagliare vittoriosi il traguardo perché Always Ek (uno dei sei schierati dal Team Gocciadoro) - che aveva corso in maniera strepitosa a Padova al seguito di Alrajah One – ha confermato tutto il suo valore e la sua predilezione per le piste ampie e ha dominato nonostante uno schema di corsa non del tutto favorevole. Il figlio dell’indigeno Filipp Roc ha fatto partenza nel tentativo di trovare una posizione tatticamente discreta ma hanno colto avvio altrettanto buono tutti gli altri sei cavalli della prima fila e Andrea Guzzinati (chiamato ad interpretarlo da catch driver) ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco e adeguarsi in terza pariglia esterna dietro ai compagni di allenamento Axl Rose e Aramis Ek: impeccabili le scelte di Guzzinati che a metà gara non si è opposto all’avanzata in terza ruota di Al Capone Stecca e ha atteso che quest’ultimo esaurisse il suo sforzo per lanciare in terza ruota Always Ek.
In breve il portacolori della Scuderia Effebi ha aggirato Aramis Ek per lanciarsi sulla coppia di testa composta da Alrajah One e Axl Rose, lungo la curva finale non ha fatto una piega quando Axl Rose si è inopinatamente gettato di galoppo al suo interno e ha atteso la retta di arrivo per produrre l’ulteriore decisivo sforzo che lo ha portato a sopravanzare in scioltezza il calante Alrajah One per concludere netto vincitore a media di 1.12.5 (e il chilometro finale è stato cronometrato in 1.11.5) .
Alrajah One, pur calando alla distanza (in pista grande soffre il doppio chilometro e comunque nei primi 700 metri di gara aveva speso energie per alternarsi al comando con Amon You Smù con Bellei e Antonio Di Nardo entrambi appiedati per lo scambio di posizione) è rimasto netto secondo a precedere le due femmine presentate da Erik Bondo che hanno fatto tesoro dei due migliori numeri di partenza per cogliere, da opportuniste, altrettanti importanti piazzamenti.